Pagina:Racioppi - L'agiografia di San Laverio del 1162.djvu/137

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(") In medio fori Acheruntive civitatis. — I)a questo parole e dalle altro che seguono al § 13: Altera vero die Agrippa sedens pro tribunali.... si argomenta che la sede del prefetto Agrippa era Acerenza. Nessun dato storico è noto che faccia arguire ciò di questa città: ma noi al Cap. IX abbiamo indicate quali possono essere le ragioni che determinarono a cotesto concetto di metropoli lo scrittore della leggenda.

(") Non diligamus verbo, neque lingua, sed opere et veritate. — Il Ms. Ramaglia legge: Non diligamus verbo, sed opere et veritate.

() Jussit venatoribus cunctis diversa ferarum aggregari.... Quare, non multis interjectis diebus, feræ: diversæ fuerunt ultor Ue.... leo et tigris et leopardus. — Da queste parole emerge che quelle feroci belve erano cacciate pei boschi prossimi ad Acerenza, per la Lucania. Al nostro Cap. VII, parlando della manifesta incongruenza della cosa, abbiamo indagato le ragioni che potettero trarre l’antico agiografo in tale genere di equivoci.

(") Sunt demonia quæ Agrippa edit, et Princeps ejus. — Il Ms. Ramaglia queste ultime parole legge: et Princeps ejus.

() Ut Agrippa, et omnes quod ipse et Deus verus. — Lacuna nelle stampe, che nel Ms. Ramaglia è riempita così: Ut Agrippa, et omnes consortes ejus erubescant, et sciant omnes quod ipse est verus Deus.

() B. Laverius.... devenit Grumentum decimo octaco Kal. augusti, e sarebbe un giorno del mese di luglio. — Il Ms. Ramaglia legge più correttamente la data cronologica: XVIII Kal.septembris, cioè il 15 di agosto. E infatti al medesimo § 28 degli Atti si legge che Laverio, predicando appena arrivato ai Grumentini, disse: Felices in hac felici die assempitionis matris Dei, che è appunto il 15 di agosto. Non sappiamo però se questa migliore lezione del Ms. Ramaglia sia emendazione postuma di quel Carlo Danio, che al Ramaglia diè dell’antico manoscritto una copia < più corretta > scritta di suo pugno, ovvero se dessa era proprio dell’antico manoscritto donde il Danio trasse la sua copia.

() Stans in foro (Grumenti) jucta portam Aquiliam. — Questo tocco di colore locale che accenna alla porta Aquilia della città,