Pagina:Racioppi - L'agiografia di San Laverio del 1162.djvu/143

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- 135 — simo Capitolo quello che abbiamo osservato peculiarmente intorno alla frase: quae et.... dicitur. (’*) Pontificatum tenente Juanne VIII. — Il quale pontificò dall’anno 872 all’882. (**).... Et ferarum more délitescebant. — Amplificazioni rettoriche. (”) Time venerabilis Acheruntina Sedis Autiste.— Qui è innominato. Il DI MEO crede si chiamasse Pietro, perchè un vescovo acheruntino di tale nome trovò egli all’anno 883. (Annali diplom., ad ann. 878, n. 4.) L’UGHELLI invece lo aveva chiamato Rodolfo (Op. cit., voi. VII, col. 21); e l’ab. ECORONE, con libertà degna del suo omonimo, questo nome di Rodolfo l’ha interpolato, de proprio, nella sua stampa degli Atti! Non faccia poi maraviglia agl’ingenui le interpolazioni che si trovano tanto frequenti negli antichi codici manoscritti. (”) Brutio Oriente. — Questo non è nome del secolo IX, nè molto meno è casato di quel periodo di tempo. La tarda mano dell’inventore, che è del secolo XVI, qui si scopre evidente. Vedi, inoltre e per epigrafi inventate, quello che abbiamo detto al Cap. XIV. (“) Vir quidam pradarior, Goffrìdus nuncupalus. — Nel Ms. Ramaglia si legge: Goffridus de Goffido nuncupatus, — e l’aggiunta del nome di famiglia è tarda invenzione, anche questa, dei manipolatori del monumento. A Saulo, arciprete nel 1163, vollero dare il casato < de Goffrido > per imparentarlo, io credo, a questo Goffredo del secolo IX; e a quest’ultimo dettero il nome di famiglia a fine di bollarlo di più schietta autenticità. Del riattaccare i personaggi recenti alla parentela di personaggi più antichi, vedi altri esempii al Cap. XIV. (3‘) Infideles vero crudeliter funditus ecertcrunt. — Cosi nelle stampe. Il Ms. Ramaglia più giustamente leggo: lnfideles vero Grumentum funditus ecertcrunt. Questa sarebbe la seconda distruzione di Grumento per opera dei Saraceni; distruzione che il Di Meo, seguendo appunto i dati di questi Atti, pone all’anno 896. La prima distruzione