Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
Oh, a voi, sì come a specchi,
Egregie anime, a voi
Riguardasser parecchi
Di questi frolli eroi,
A cui gloria sol una
È il dissipar la copia,
Che lor gittò Fortuna!
Or non vedrei per questa
Cittade aurea del Sole
Una turba molesta
Sol vivente in parole,
Che, il sen gonfia e le guance
D’ozj pasciuti, improvvida
Rutta livore o ciance.