Pagina:Regola di S. Agostino per le monache di Santa Caterina della rosa.djvu/21

Da Wikisource.

iS Deila Caftità. Cap.lV* tenendo gli occhi baffi , e raceolti, ò voltati ad altri parte,» Niuna di loro pratichi, ò ragioni con huomini, che fiana allor feru igio oltre à la Madre Priora, Vicaria» Confultricc Rotara, Mini lira, & altre officiali, Se quello fe non quanto è neceflario, fenza trattenerli in parole. Et generalmente nefluna deue prendere fìretta prattica cori altra perdona di quallìuoglia forte ancorché Religiofa, accio-» che per la gra familiarità,e domeftichezza,il demonio nótro» ui occafionedi far'allargare quel religiofoin (guardo,che non richiede la perfetta pudlcitia, Se la cuftodia efquifitadi tanta purità.

  • Non dormino mai due inlieme,ma ciafcheduna in letto fe-

p a rato, Se quando per necefljtà follerò coilrette adormire più d’vna in vn’illelfoletto , fia con licenza della Priora. Non fi permetta mai fotto pretello di ricreatone di far balli tra di loro , Se veilirfi da huomo, nè metterli valli feco- lari, nèmafeare. Non pollino tenere, nè leggere alcuna forte di libri, che_# prima non fiano villi dal Prelato, e Deputati. Sragionameli fiano lótani non folaméteda cofe dishoneUe* ma ancora da quelle, che pollino effer fofpette di dishoncllà» Tutto il corpo,& cialcun membro nafeondino quanto pof- fono anco agl’occhi proprij, non che agl’altri, nè fi tocchino l’vna con l’altra, le non per feruitio della forelia in cafo di ne- cellìtà, Se infermità, e con modellia. | Nell’andare, Se in tutti li mouimenti del corpo procedine con ogni fimplicità, Se modeftia fenza fconcertarfi in alcun-.' modo Parimente nel ragionare, Se in tutti li atti auuertifchino di non dare in certa dclicatura, Seaffettatione, maprocedino femplicemente, Se con fincerità. Non fivlìnoraai profumi? nè odori circa laperfona, nè circa