Pagina:Regola di S. Agostino per le monache di Santa Caterina della rosa.djvu/22

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Della Pouertà. Cap.V. ip circa le cofe Tue di qualfiuoglia forte, nè tenghino vccelli, nè 1 Gagnoli, ò altro animale . Congregandofi ad vdire il fermone, chiudino tutte le fe- jieftre dalla banda loro, ò vadino col velo tirato in sù la faccia fino alla bocca. Non vadino mai alla ruota à parlare con qualfiuoglia per- fbna fenza licenza della Superiora, nè fenza l'affiHenza dell’ < Afcoltatricc, nèpaffino mai mezz’hora ouero vn’hora al più. Lacuilodia vniuerl'alc confile nella claufura del Monafte- ro, la quale è fiata principalmente inilituita per la cullodia di quella virtù,si che quanto più efàttamente fi ofieruarà la clau- furaj tanto meglio , e più ficuramenre fi cuflodirà la cailità , la quale per niuna altra via può patir macula, più che per la frattura, & poca cuftodia della claufura . Perciò la prima, èc principal cura, & la maggior diligenza» che hauerà da vlare la Madre Priora, 6c l’altre deputate al go-' uerno del Monaflero, farà di mantenere ben cuflodita la clau»' fura olTeruando efattamente le Regole della Ruota, del Parlatorio , Se della Claulura fletta, come fi dirà a fuo luogo. DELLA POVERTÀ’ Capitolo Quinto. PEr ofieruanza del voto della Pouertà deuono làperc lèHf Monache, che nefiuna può hauere nè polledere alcuna cofa per minima chc fia , di proprio, ma tutto quello, che ha- ucrà, ò gli peruerrà, dopo che hauerà fatta profeffione per qualunque titolo, ò caufà, fe fia mobile, ò fiabile, entrata,vfu- frutto di qualfiuoglia forte s intenda fubiro applicato alMo* naflero, & tutto quello che farà mandato a donare , òper ele- mofina in commune, ò da perfona particolare, o da Parenti, o da altri fi metterà, & fi di/penlàrà in commune, dichiarali» B do