Pagina:Regola di S. Agostino per le monache di Santa Caterina della rosa.djvu/55

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fz Deltauorojòcefercitio manuale.Cap.III, nellauoratorio,nelhricreatione, òin ognialtra occalìonefi iliacon vnpoco didiltanza l’vija dall’altra, ma vn poco più le giouani » le quali non lì metteranno a ledere , fe non e ioro detto dalla òuperiora. •, DEL LAVORO. ET ESER.CITIO manuale. Capitolo Terzo. E; Ssendo lotia quello (come dice il Sapiente, ) che infegna A molte malitie,&: peccati, perciò non lì permetta in modo a lama , che veruna delle noi tre lorelle ftia otiofa : tutto! tempo che non lamino occupate nel diuino vlEtio , ò il altri efercitij impolti loro dalla obedienza, llianonella iala commune dcIIauorare> daue con diligenza attendino a lauorar quel tanto che dalla Prefetta, o ilaMaeilra dellauoro, lor farà co nrneflo ► £ le alcuna per negligenza , ò per altra non legitimacaufa non fin quanto le farà ordinato, fia coilretta dalla Madre_, Priora, Scnonemendandolì le fia data vnalalutifera peniteza. Ndiuna fi parta dal. Luorare lenza licenza della maggiore, che lari prdente partendo per qualche necelfità , finito quel bifogno,, ritorni tubilo .. Nel tempo clic fi lauora lì legga vn poco di lettione fpiri- tuale,, &r fopra di quell i fi potrà con le .compagne più. vicine jagionare, dire alcuna colà moderatamente. DELLA CVRA DELLE ZITELLE Capitolo Quarto. ESsendo ima deile cure principali del nofiro Monailero il , gouemo delle Zitelle,. perciò è freccila rio con ogni fol- 1eiitst<£rne , Se diligenza attendere a quell’opera di tanta carità