Pagina:Regola di S. Agostino per le monache di Santa Caterina della rosa.djvu/57

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Della Vmonc, & carità &c- Cap. V, che a lei parerà : non manchino però di dire ogni giorno cinque Pater, & cinque Aue Marie a honore delle Sacrati Alme Piaghe di N.S.GIESV Chrifto, il quale per merito della Paf. lìone fua Santiffimale liberi da ogni male, & le conducili a-, vita eterna. DELLA VNIONE» ET CAIUTA DA conieruarfi incafa. Capitolo Quinto. TAnto è pretiofa la pace, & concordia frà Chriftiani, Se feiui di Dio, chc nafeendo N.S. in terra, fece annun- tiarela pace, andando alla morte, lafciò per teil.imento la_, pace, Se rifufeitando, donò a fuoi fedeli la pace, Se di più dif- fe , che gli eletti luoi fi conofceriano da quello, fe trà loro li- ria amore, pace, Se concordia. Siano per tanto le noilre forelle gran dilli inamente defide- rofe di conferuar frà di loro quella fanta pace>Sc vnione, fop- portandofi l’vna l’altra con carità j perche come dice l’Apo- ilolo, così fi adcjnpie la legge di Cimilo . Habbiamo tutti qualche difetto, ò mancamento da elfer fopportato: onde sì come habbiamo a caro d'efferae compatite. cosi dobbiamo compatirne l’altre , & a quello modo portando vna il pelo dell’altra fi verrà ad adempire la diuina legge, ricordandofi miffim: di quello, che il Saluator noftro dille nel fuo fanto Euangelio, che colla mifura, con la quale mifuraremo gli altri, faremo noi ancora mifurati, fentenia certo di grandiiTxmi confideratione , Se da tenerla femprc dinanzi gli occhi della noilra mente . Occorrendo però ( il che Dio non voglia) che alcuna forella ingiurialfe , ò maledicefle l’altra, ouero le dicefle parole in- conuenienti, fia pronta ad Immillarli, Se chiederne perdono, accioche. con l’humilta racquiili quanto con la fuperbia hauea perduro. DEL-