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Pagina:Ricordi e documenti delle biblioteche popolari Livornesi dalla loro fondazione a tutto il 1869.djvu/26

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sidera che il piccolo villaggio dell’ Ardenza non ha che poche centinaia di abitanti.

Prima di chiudere questi cenni storici mi corre l'obbligo di rivolgere qualche parola ai membri del Consiglio Direttivo della Società delle Biblioteche popolari Livornesi. Spero che non isdegneranno le mie parole, perchè ben sanno che di quelle fui il promotore, e sono come il padre che affidando il proprio figlio alle altrui cure fa voti ardenti, acciocché egli venga amato e protetto.


«Adoperatevi perchè attecchisca ed abbia una durevole esistenza la nostra cara istituzione. Non cercate le vostre soddisfazioni nelle imprese di grido, ma nelle umili che rimangono inosservale, ma che preparano lentamente i trionfi delle cause gènerose. Troverete nemici che cercheranno di denigrare lo scopo che essa si propone: non vi sgomentate, perchè dovete avere bene in mente che tutte le più sante istituzioni hanno avuto nemici acerrimi. Non date ascolto alle calunnie ed alle accuse degli illusi e de’ malvagi. Il programma della istituzione è quello di sollevare la plebe alla dignità di popolo, e del popolo per mezzo del lavoro e dello studio fare una nazione culta, ricca e civilissima.

Fatevi apostoli d’incivilimento, disprezzate gli ostacoli, distruggete i pregiudizii. Allora l'opera mia e vostra sarà benedetta da tutti i buoni e non morrà giammai, perchè fondala sul progresso e sulla moralità