Pagina:Ricordi e documenti delle biblioteche popolari Livornesi dalla loro fondazione a tutto il 1869.djvu/54

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Biblioteca popolare Pietro Thouar. — Il sig. Narciso Giachelli si è acquistalo un glorioso titolo alla benemerenza italiana facendosi promotore di una Biblioteca popolare, che fra non molto sorgerà in questo luogo.

Il paese tutto ha sentito con piacere tale istituzione, e molte distinte persone di Livorno con a capo il Sindaco e l'Assessore dell’istruzione, si sono costituite in Comitato promotore per mettere ad atto la nobile opera iniziata dal sig. Giachetti.

Giorni sono si radunarono in una sala di queste scuole i Componenti il Comitato promotore per costituirsi definitivamente. Il sig. Giachetti apri la riunione con un discorso appropriato alla circostanza facendo conoscere l'utilità di tale istituzione. Le sue parole dette con affetto fecero una profonda impressione nell'animo degli uditori e furono molto applaudite. Parlarono altre persone, fra le quali l'avv. Malenchini, e terminò l’adunanza col far voti perchè vada ad effetto questa nobile istituzione.

Ecco un altro passo che si fa nella via del progresso. Noi speriamo che il Ministro Berti vorrà dare un attestato di benemerenza all’egregio sig. Narciso Giachetti, promotore della Biblioteca popolare Pietro Thouar, che certo ben se lo merita per le molte ed incessanti cure che presta alla popolare istruzione.

Gazzetta del Popolo, 12 febbrajo 1867. N. 40.


Il benemerito editore sig. Carlo Usigli di Firenze tempo fa faceva dono alla Biblioteca popolare Pietro Thouar, promossa dall’egregio Narciso Giachetti, di circa 60 volumi di opere pregevolissime e tutte adattate alla intelligenza del nostro popolo.

Questo generoso e filantropico atto del sig. Usigli è una nuova prova di quanto egli ami il miglioramento morale e intellettuale delle nostre classi operaie. Faccia il cielo che si possano trovar molti imitatori, e noi invitiamo i nostri lettori a voler concorrere con i loro doni ad arricchire la detta Biblioteca. Ai librai pure facciamo preghiere di volere inviare a questa Istituzione qualche buon libro.

Quando in ogni città e in ogni villaggio d’ Italia avranno preso piede queste nobili Istituzioni allora potremo dir franca-