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Pagina:Ricordi e documenti delle biblioteche popolari Livornesi dalla loro fondazione a tutto il 1869.djvu/73

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sterà citarvi il Mantegna, Luca della Robbia, il Ghiberti, il Revelli, il Rossini.

Vedete quali prodigi può fare la buona lettura; ma però colui che viene alla Biblioteca popolare venga col proposito di non ricercare que’ libri, con cui si vorrebbero rinfocolare le passioni dell’uomo, esagerarne i diritti, spiegargli dottrine sovversive di ogni ordine sociale. Di tali libri, sappiatelo fin d’ora, la nostra Biblioteca non ne possiede.

Molti oggi sono avidi di leggere i libri di oltr’alpe, quei libri che vengono dalla Senna , insomma i romanzi francesi che avvelenano. Ma, Signori, anche l’Italia ha una illustre schiera di autori che scrissero buoni romanzi e dilettevoli libri. Se volete studiare l’uomo, la società, la famiglia, le pubbliche e le private sventure, la storia dei popoli, se volete esempi di amor di patria, di carità cittadina; aprite i libri del Grossi, del D’Azeglio, dei Manzoni, del Thouar, del Cantù. In generale venendo alla Biblioteca dovete cercare libri onesti che abbiano per fine il miglioramento della società. Vorrei però che l'opera da voi richiesta avesse anche il pregio della lingua che dev’essere gelosamente custodita, perchè essa è il più forte vincolo delle nazioni. Il decadimento di quella è il decadimento di queste, Plutarco diceva: «esser più vergogna per un popolo perdere la propria lingua che la libertà.»

Voi saprete che alla Biblioteca popolare dell’Ardenza venne da me imposto un nome; un nome caro, riverito da tutti i buoni, quello di Pietro Thouar. Ora da alcuni di voi mi verrà domandato chi fosse questo Thouar. Il Thouar fu un illustre italiana che tutta spese la vita per la educazione popolare. Amò la patria sua e il popolo e si meritò il nome di padre della italiana gioventù, ed oggi giustamente vien chiamato il Vittorino della Toscana. Egli scrisse aurei libri che vorrei fossero sul tavolino di ogni famiglia e venissero letti da tutti. Di tali libri la nostra Biblioteca possiede vani esemplari; approfittatene dunque.

Il mio dire è per cessare; ma prima di por fine vorrei darvi, miei cari popolani, alcuni consigli. Essi sono dettati da un cuore giovanile che ha poca esperienza, ma che però arde di puro amore pel vostro bene.