Pagina:Rimatori siculo-toscani del Dugento.djvu/223

Da Wikisource.

X

LOTTO DI SER DATO

I

Loda la bellezza e la virtù della sua donna e le chiede scusa
se non sa celebrarla come essa merita.

Fior di beltà e d’ogni cosa bona,
si forte lo mio cor immaginat’ha
l’alte verta che fan dimora e stata
in de la vostr’onorata persona,
5che ardente mi dona
desiderio a farne mostramento,
senn’e conoscimento
quando obbrio e seguo volontate.
E certo in veritate
10so nente dir poriane a simiglianza
ver’che grand’abondanza
in voi soggiorno fanno e per ragione.
Tanta bellezza manten lo suo viso
con si lucente chiarità innaurato,
15che la sua céra par d’angel provato.
No è donna né om’si fermo assiso
a ovrar, che deviso
nond’aggia sua ’ntenzion per riguardare