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Pagina:Rime (Andreini).djvu/209

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     Sgombro hò dal petto. hor’ in altr’alma tenta
     Novi trofei; che ’n me tua fiamma è spenta.
Monarca di martìri,
     Che de’ sospiri altrui sempre ti pasci,
     E ridi à l’altrui pianto,
     E tal fai guerra à l’agitato core,
     Che ne l’aspro dolore
     Mai respirar no’l lasci;
     Pur hor mal grado tuo gioisco, e canto;
     E pur mi pregio, e vanto
     De la mia dolce libertà gradita.
     Quella mortal ferita
     Cagion d’ogni mio male,
     Che col tuo strale aurato mi facesti
     Cangiata in cicatrice homai vedresti.
Camin pieno d’horrori,
     Mastro d’errori, padre di bugia,
     Nemico di pietate,
     Sola cagion d’ogni tormento nostro,
     Di natura empio Mostro,
     Spietata frenesia,
     Tempio di falsità, di crudeltate,
     Ricetto d’empietate,
     Mar procelloso, ch’entro à fragil barca
     Misero Amante varca,
     Mentitor inhumano,
     Fanciullo insano d’ogni mal radice,
     Furor, che rendi l’huom sempre infelice.
Chi comincia à seguirti
     Gli egri suoi spirti in cruda guerra mette,
     Perde sua libertade,
     In chiuso laberinto il cor’ intrica;


N     3          Ad