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si uniscono insieme nella costruzione dell’edificio più complesso; e soprattutto, poi, nell’avere, insieme col Kossel, messa in evidenza la possibilità dell’esistenza di passaggi chimici fra le tre classi fondamentali dei corpi organici: idrati di carbonio, proteine e grassi. Gli aminoacidi, infatti, onde resultano i polipeptidi artificiali e che si ottengono dalla scissione idrolitica di tutte le proteine, presentano strettissima analogia con gli acidi grassi: e d’altro canto con la leucina e con gli zuccheri presentano strettissima analogia i diaminoacidi, la lisina, l’arginina, che appunto per ciò, come per ricordare gli zuccheri a catena di sei atomi di carbonio, cioè gli exosi, furono dette da Kossel basi exoniche. Si pensi poi all’importanza che ha l’acido lattico negli organismi animali, e alla sua probabile derivazione da quei corpi a sei atomi di carbonio, per rottura in due della catena, e successiva ossidazione. Nè mancano gli anelli intermedii fra aminoacidi e zuccheri: se ne conosce già uno, importantissimo e molto diffuso, che è la serina; ma certamente altri ossiaminoacidi saranno scoperti fra i prodotti dell’idrolisi dei proteici.

Parallelamente alle ricerche di Fischer sulle Proteine e sui loro prodotti di scissione idrolitica hanno progredito quelle di A. Kossel sulle Protamine. Questi sono corpi fortemente basici, che imbluiscono la tintura di tornasole e formano sali combinandosi con gli acidi forti, pur essendo da considararsi, secondo Kossel, come i rappresentanti più semplici della classe dei corpi proteici. Differiscono dalle meno complesse proteine essenzialmente per due ragioni: 1°) perchè finora sono state trovate solo in combinazione con l’acido nucleinico (allo stato libero non si conoscono), negli spermatozoi dei pesci; 2°) perchè, la loro molecola pur essendo molto grande, contrariamente alla molecola delle più semplici proteine, la quale contiene non meno di 17 o 18 gruppi atomici diversi, contiene non più di 4 o 5 gruppi atomici distinti, che sono: a) il gruppo formatore d’urea (gruppo guanidinico); b) il gruppo dell’ornitina (acido α-δ-diaminovalerianico); c) il gruppo della lisina (acido α-ε-diaminocapronico); d) e il gruppo della alanina (acido α-aminopropionico). Di questi gruppi, quello della arginina, di cui fa parte il gruppo guanidinico, è il più abbondante, e può dirsi il costituente principale delle protamine, che per ciò sono, dunque, ricchissime di diaminoacidi e poverissime di monoaminoacidi. È singolare il fatto che non contengono cistina (prive di S!), nè gruppi idrati di carbonio; e in massima parte sono prive anche di tirosina (eccetto la ciclopterina). Kossel ha dato alle diverse protamine da lui studiate nomi che ricordano quelli degli animali cui appartengono i rispettivi spermatozoi: sturina, salmina, clupeina, scombrina, ciprinina ecc.