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176 rivista di scienza

Nella città medievale accanto a questi consumatori sovrani si trova poi una quantità di persone che fruiscono insieme di rendite piccole e medie del suolo, che possono di nuovo formare un ragguardevole fondo di consumo. Intendiamo da prima accennare a tutte le chiese e i conventi, che, come si sa, disponevano in parte di rendite molto importanti. Se ora si cominciasse a scrivere la storia della città medievale, bisognerebbe cercare di scoprire l’importo di questi redditi. Cito in via d’esempio: il capitolo di S. Tommaso e quello di S. Pietro in Strasburgo avevano (nel XV secolo) un entrata complessiva di 2374 L. ossia 33.000 marchi in cifra tonda nella valuta odierna1. Nell’anno 1487 a Colonia nella parrocchia di Santa Colomba le fondazioni religiose (chiese parrocchiali, capitoli, monasteri) possedevano 159 case d’affitto, che davano un importo totale di affitti di Mk 2830 2, (un quarto di tutti gli affitti nella parrocchia). La decima, che le chiese di Colonia dovevano pagare nel secolo XIV ascendeva a circa 300 Mk., quindi le loro rendite a circa 3000 Mk., ossia circa 150.000 Mk. in valuta odierna3. Ma quando anche si dovesse tener poco conto di questo, l’importanza delle chiese e dei conventi nella creazione di una città, si manifestava specialmente forte in quel tempo in cui essi si rifugiavano nei luoghi murati4, principalmente per porre al sicuro dai saccheggi nemici il culto e le reliquie dei santi. Perciò gli istituti sacri operarono d’un tratto come forza agglomerante5;

  1. Wilh. Kothe - Kirchliche Zustände Strassburgs im 14. Jahrhundert, 1903, p. 2.
  2. Jos. Greving - Wohnungen und Besitzsverhältnisse etc. negli Annalen des histor. Vereins für den Niederrhein, 70, 24 e segg.
  3. Dal «Liber valoris etc. Col.» edito da Ant. Jos. Binterum e Jos. Hub. Moosen, Die alte und neue Erzdiöcese Köln I Teil, 1828, p. 51 e segg. «Über die Verhältnisse in Hildesheim unterrichtet (schlecht!)». H. A. Luntzel, Geschichte der Diöcese und Stadt, 1., 1858, 288, pagg. 2, 23 segg.
  4. «Les récits abondent dans les croniques de moines fuyant devant les invasions normandes, magyares ou sarrazines et transportant les corps saints dans les villes fortifiées». V. Flach, Origines, 2, 331. Le città medioevali dovevano letteralmente formicolare di chiese e monasteri. In Firenze alla fine del secolo XII suonavano più di 80 campanili.Davidsohn, Gesch., 722. Nel XIII secolo anche in Parigi sono elencati i nomi di 96 chiese e chiostri (nel ruolo delle imposte del 1292). V. raccolta dell’editore H. Gerart nel Coll. des docum. ined., 8 vol., 1837, p. 624-626.
  5. È dubbio quale significato abbiano avuto per lo sviluppo delle città i pellegrinaggi per il trasporto di reliquie. In ogni caso essi contribuivano