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12 rivista di cavalleria


Sulle strade parallele alla Casilina, ossia sulla Prenestina, Tiburtina e Tuscolana, altre pattuglie di cavalieri fiancheggiavano la marcia. Ricordando che essa si eseguiva di notte e che il nemico più pericoloso, per il momento, era da temersi da tergo, rimane giustificata la formazione adottata, a prima vista incoerente.

Garibaldi condusse velocemente le sue truppe senza alcuna fermata sino a Zagarolo, ove concesse un breve riposo; ripresa la marcia, anzichè proseguire su Valmontone, volse bruscamente a Nord e si diresse a Tivoli, ove arrivò alle 7 ant. del giorno 3 luglio, avendo percorso nella notte 32 km. Collocò immediatamente un posto di avviso in luogo eminente, donde la vista largamente spaziava verso l’alta valle dell’Aniene e spinse pattuglie di cavalli nella pianura verso Roma; una di esse si stabilì sulla via Tuscolana a Castel d’Arnione, ad 11 km. da Tivoli.





Garibaldi si recò poi di persona a riconoscere le alture, spingendosi sino a San Polo dei Cavalieri; sul contrafforte che scende da Monte Gennaro.

La partenza dei garibaldini da Roma e la direzione presa da essi, non appena nota al generale Oudinot, lo determinò a farli inseguire dal generale Molliéres, con 7 battaglioni, 4 squadroni e 6 pezzi. L’avvenimento venne anche immediatamente comunicato ai borbonici, spagnuoli ed austriaci.

Il generale Molliéres, partito assai tardi da Roma la mattina del 3, marciò lentamente e sbagliando per sopramercato la strada, in luogo di trovarsi a Colonna capitò a Frascati ove, avendo le truppe spossate dal gran caldo, rimase tranquillamente a riposare. Incerto sulle mosse nemiche, che malgrado tanto ca-