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il nuovo i tomo del regolamento d’esercizi 505


Ora, dato e concesso ottimo il principio di far sempre l’istruzione individuale e l’altro, non meno ottimo, di lasciare che la recluta rifletta prima di eseguire ciò che insegna l’istruttore, sembra a me che se non si introdurrà nel regolamento definitivo qualche temperamento al detto principio, l’istruttore finirà per diventare un po’ troppo pedagogo e un po’ poco soldato.

Per questa ragione proporrei (pur lasciando intatto il sistema di far sempre l’istruzione individuale e l’altro di lasciare che la recluta rifletta sul da farsi) che l’istruttore faccia, a periodi, una breve ripresa a comando, una ripresa, dirò così, riassuntiva di quanto la recluta ha appreso in settimana.

Detta ripresa, che dovrebbe essere brevissima, ma fatta con energia, oltre allo scopo di abituare l’occhio alle distanze, l’orecchio ai comandi e la mente ad una maggiore attenzione, rappresenterebbe il Ricordati che sei soldato dopo la paziente e paterna lezione individuale, un po’ borghese, per quanto indiscutibilmente più proficua di quella nervosa a comandi di altri tempi.

Erba Pio Cesare

Tenente colonnello lancieri Vittorio Emanuele II.