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studii economici sulle monete di milano 305

risultando dall’esiguo suo peso di mischiati gr. 17, e dal titolo bassissimo di 0,025 debitamente verificato.

DANARO IMPERIALE — 12a parte ognora del soldo. Un tale aggettivo si trova in molte delle nostre carte del medio evo aggiunto al suo sostantivo, dopo che Federico I nella pace di Costanza del 1183, e col trattato di Reggio del 1185 ci ebbe date e confermate tutte le regalie dell’impero, e con esse il privilegio della zecca.

DODESINO — Voce formata da dodici e da dieci abbreviatura di danari, che è quanto a dire, sinonimo di soldo. Si trova nominato dai Cronisti di Bergamo e di Milano, allorché lasciarono scritto della mutazione, ossia di un abbassamento delle monete fatto nel 1400 dal primo duca di Milano Giovanni Galeazzo Visconti. Di più tipi ne furono fabbricati ed anche di diverso peso e bontà, avendo fatto noto indietro, che quel nostro Reggitore, alterato aveva grandemente la moneta fino dal 1391. Dodesini perciò ovvero soldi vi sono, e noi li vedremo a suo luogo discussi ed analizzati, di gr. 30 e 22. o del titolo da 0,352 ai 0,568 e più comunemente di 0,500 circa. Altri dodesini presso che di egual lega, ma che non furono coniati sono nominati in una carta del 1401, da vedersi in Argelati; dopo di che più da noi non si riscontra questo nome; ma unicamente quello di soldo, o soldino.

DOPPIA D’ORO — Moneta a noi provenuta dalla Spagna e lavorata per la prima volta in Milano nel 1548 sotto Carlo V col nome di doppi scudi d’oro, che in seguito ricevettero la denominazione di doppie o doble dal verbo spagnuolo doblar, doppiare, in italiano. Una tale moneta fu preferita esclusivamente ad ogni