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424 giuseppe gavazzi

globo rosso in cimiero e la sua postura in rispetto al visconteo al quale è evidentemente pareggiato mi fanno supporre che esso pure appartengagli; non come a Visconti, ma come a Conte di Vertus. Né vedo spiegazione più naturale di questa. È poi significantissimo l’inquarto dei gigli di Francia colla vipera dei Visconti, cosa della quale prego il lettore di prender nota.

In questo prezioso documento1 abbiamo dunque veduto la corona gigliata che stiamo studiando, e la corona ducale, e quanta sia la loro dissomiglianza. Ora, se il lettore compiacente volesse tenermi compagnia in una breve digressione fuori d’Italia, gli mostrerò due bellissime monete d’oro del secolo XIV, di due re: Carlo V di Francia (1364-1373), Edoardo III d’Inghilterra (1326-1377).

Tavola X, N. 8, Oro — Agnello.

D/ — KAROLVS • DI • GR • FRANCORV • REX
Il re coronato stante di prospetto colla spada nella destra, lo scettro nella sinistra, sotto un arco ogivale sostenuto da due pilastri terminanti in aguglia: campo cosparso di gigli.

R/ — XPE * VINCIT * XPE * REGNAT * XPE * IMPERAT
((Christe (sic) per Christus tre volte).

Croce fiorita, accantonata alternamente da giglio e da corona, chiusa in cornice composta di archi di cerchio.

  1. Il messale della Basilica Ambrosiana è veramente un documento storico del più grande interesse; per le figure, i costumi, gli emblemi, la narrazione che vi si legge della cerimonia dell’incoronamento, la genealogia dei Visconti sebbene in buona parte fantastica, ma che dà le idee e i gusti del tempo e scopre le debolezze di Giangaleazzo.