Pagina:Rivista italiana di numismatica 1890.djvu/310

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tremisse inedito al nome di desiderio, ecc. 293


Successivamente Sutri rimase vincolata alle sorti di Roma e del suo ducato di cui si trovò far parte, e nell’anno 727, quando Liutprando re dei longobardi, approfittando dell’acuto contrasto sorto fra l’ardente iconoclasta imperatore Leone Isaurico, ed il pontefice Gregorio II si fece contro di questi minacciosamente aggressivo, Sutri pensò di tutelare la propria sicurezza facendo omaggio allo stesso pontefice di obbedienza devota e di fedeltà. Nell’anno 728 però Liutprando entrava in Sutri, e, se dopo qualche mese indottovi dai doni e dalle preghiere del pontefice acconsentiva a partirsene, non lo faceva a titolo di restituzione siccome avrebbe voluto Gregorio II ma per vantato ed espresso atto di liberalità, e per ossequio verso San Pietro ed a titolo di dono alla Chiesa, nel che si accordano gli storici, per quanto le parole adoperate possano essere diverse1.

Se io non erro nel fatto che Liutprando ben credette aderire alle preghiere del pontefice, accompagnate da cospicui donativi, ma colla forma di liberalissimo dono sì diversa da quella di una restituzione, sta già un richiamo del possesso, che di Sutri avevano preso i re longobardi a cominciare da re Alboino nei primordi della loro invasione, e quasi una riserva di nuova occupazione non difficile a prevedersi nello stato delle relazioni fra i pontefici ed i Longobardi, assai aggrovigliate pei ripetuti tentativi della parte imperiale per riprendere autorità in domini sostanzialmente perduti.

Nell’anno 740 la ribellione di Trasemondo duca di Spoleto, che si volle fosse promossa od almeno fomentata dal pontefice Gregorio III, che lo accolse in Roma, condusse nuovamente Liutprando nel ducato romano di cui gran parte venne da esso occupata, togliendosene solo dopo due anni per accordi col nuovo pontefice Zaccaria, che il re longobardo ricevette molto rispettosamente in Terni. Fra

  1. Anastasio Bibliotecario, Rerum Ital. Script. Tom. III. Pag. 157. Sigonio, De regno Italico. Bologna 1580. Pag. 110. Muratori, Annali, Anno 728.