Pagina:Rivista italiana di numismatica 1890.djvu/484

Da Wikisource.

le monete del ducato napoletano 467


III.


Quella dunque sarebbe l’ultima moneta autonoma dell’età Ducale. Però la tradizione della zecca cittadina sopravvisse ancora a Napoli attraverso le politiche vicende d’un secolo. E se mancano le prove per attestarne la continuità durante il regno di Ruggiero II1, non manca la certezza, ch’essa a volta a volta, dopo, ridivenne attiva.

Ma scarsa troppo è questa postuma serie, quantunque non sia priva d’importanza. Comincia dal tipo d’uno spezzato di follaro, che mostra al dritto il capo d’un cavallo, e al rovescio nell’area le sigle R G, con traccia d’altre lettere appresso l’R2. E queste lettere delete, meglio visibili in altro esemplare3, foggiandosi dal prolungamento della linea finale dell’R, e prendendo forma d’un monogramma che può leggersi REX, danno indizio a classificarla (Tav. XI, N. 9).

Chiaramente vi si scorge lo stile del periodo Normanno, e quanto al luogo di coniazione, si può bene assegnarla a Napoli, perchè il simbolo del cavallo non si trova se non in altra moneta posteriore di questa città. Dirò ora come quel simbolo fu congiunto al nome d’un REX GVILLEL

  1. Il Fusco nelle carte citate, argomenta che Ruggiero confermasse il privilegio della zecca a Napoli, da una monetina sulla quale, dice, era impressa da una parte la leggenda roge rex, e dall'altra la protome di un Vescovo, e le parole s atha. Ma niuno vide mai questa moneta, ed è impossibile che all’immagine di s. Gennaro patrono della città se ne sia sostituita altra. Anche Engel, Op. c., n. 49, pag. 40, reca il tipo d'una piccola moneta Normanna assai corrosa, e vuole attribuirla a Napoli, immaginando che le due lettore visibili siano iniziali di s. ianuarius. Però in parecchi esemplari della stessa moneta esistenti nella mia Collezione, si legge chiaramente s. stephanus, quindi essa deve riporsi tra le altre monete di Ruggiero II che hanno l’effigie del Santo Capuano. Ed io volentieri cancello dalla Serie Napoletana questa monetina così brutta, nella quale fu possibile scambiare la testa del re con una pentola.
  2. Collezione Colonna.
  3. Rame, gr. 0,561. (Collezione Sambon).