Pagina:Rivista italiana di numismatica 1892.djvu/262

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in altra recensione d’uno dei precedenti cataloghi del Museo Britannico, riguarda la riproduzione delle leggende. In questi cataloghi s’è adottato il sistema di riprodurle materialmente come si leggono sulle monete. Ora ognun sa come, non solo le leggende delle antiche monete siano generalmente scritte tutte di seguito, senza che un maggiore intervallo o un punto o un segno qualunque indichi il distacco tra una parola e l’altra; ma come anche bene spesso tali leggende siano, per le esigenze del disegno, rappresentate tagliate qua e là dove capita, occorrendo, a metà di una parola; dimodochè molte volte rimangono oscure, o per lo meno richiedono uno studio speciale per decifrarle. Siccome, l’essere le leggende tagliate dal disegno piuttosto in un punto che in un altro, non è cosa che abbia in sè alcuna importanza scientifica, tanto che alle volte due medesime monete, prodotte da conio differente, offrono una diversa distribuzione di lettere, non sarebbe più comodo e più razionale di riprodurle non come sono materialmente sull’esemplare che si descrive, ma a norma del significato che debbono avere? Per citare un solo esempio, invece di scrivere: ΑΥΤΟΚΡΑΚΑΙСΑ ΡΑΤΡΑΙΑΗΑΔΡΙΑΝΟΝ non sarebbe più chiaro: ΑΥΤΟΚΡΑ ΚΑΙСΑΡ Α ΤΡΑΙΑΗ ΑΔΡΙΑΝΟΝ?

Il Cohen ha adottato questo sistema per le monete romane e ci pare sarebbe consigliabile anche per le greche.

L’ultimo desiderio, che ci permettiamo d’esprimere, sarebbe quello che, oltre alle finche indicanti il metallo, il diametro e il peso delle monete, ce ne fosse un’altra indicante il grado di rarità. Nè diciamo questo nel senso commerciale; la maggiore o minore rarità d’una moneta ha sempre anche un interesse scientifico, indicando approssimativamente il numero maggiore o minore d’esemplari che furono coniati.

Questi cataloghi del Museo Britannico, compilati con tanta scienza, tanta cura, tanta nitidezza, rappresentano il risultato ultimo degli studi fatti finora sulla numismatica greca, e, corredati, come sono, da bellissime tavole e da abbondanti indici, restano il più prezioso manuale pei raccoglitori di queste serie. Da ciò il rammarico che non siano una descrizione universale, ma quella di un solo museo, il quale, per