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36 | francesco gnecchi |
petua felicità alla rivale di Roma, divenuta la capitale dell’impero. L’aureo dovrebbe perciò essere stato battuto verso l’anno 330, in cui avvenne il trasferimento della capitale da Roma a Costantinopoli.
CRISPO.
80. Aureo. — Dopo Coh. 16.
D/ — FL IVL CRISPVS NOB CAES
Busto laureato e paludato a sinistra.
R/ – VICTORIA CRISPI CAES
La Vittoria, seduta a destra su di una corazza, scrive VOT X su uno scudo che le presenta un genietto alato. AU’esergo SIRM.
(Tav. II, N. 10).
Il rovescio di quest’aureo, nuovo per tipo e leggenda fra le monete di Crispo, fa riscontro ad alcuni simili rovesci, che troviamo sugli aurei del fratello Costantino II e colla leggenda VICTORI CONSTANTINI CAES.
COSTANZO II.
81. Aureo. — Dopo Coh. 73.
D/ — D N CONSTANTIVS NOB CAES
Busto a d. col paludamento e la corazza. Testa nuda.
R/ – GLORIA REIPVBLICAE
Roma galeata seduta di fronte e Costantinopoli turrita volta a sinistra, col piede appoggiato su di una prora di nave, sostengono insieme uno scudo colla leggenda: VOTIS V. All’esergo SMANB
(Tav. II, N. 11).
Su nessuno dei molti aurei di Costanzo II al tipo di Roma e Costantinopoli, come quello ora descritto, troviamo ricordati i voti quinquennali. Molte monete d’oro e d’argento di quest’imperatore sono dedicate ai voti X, XX, XXV, XXX e XXXX, ma i quinquennali appaiono qui per la prima volta.