Pagina:Rivista italiana di numismatica 1893.djvu/512

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documenti visconteo-sforzeschi, ecc. 445
«Item che li novini de Loxana novi se spendano dinari octo luno.
«Item che li grassoni Aragonesi se spendano dinari cinquanta luno.
«Item che li grossoni Januesi se spendano soldi cinque & dinari dece l’uno.
«Item che li grossi fiorentini se spendano soldi quatro et simelmente li senesi.
«Item che tutte le altre monete de argento non habieno corso alcuno imo siamo reputate per bolzonaie.
«Item che tutte le monete de sey denari in zoso fabricate in chadauna cecha voglia se sia, salvo quelle che sono fabricate in le zeche ducale non se possano spendere per alcuno precio.
«Item che li fiorini chiamati de le gatte nullo modo se spendano se non per bolzonaia et che non (se) spendano, ne possano spendere se prima non sono tagliati sotto la predicta pena».

190. — 1458, gennaio 3, Milano. — Lettera ducale che ripete la grida per la inviolabile osservanza dell’ordine di non ricevere e spendere monete d’oro e d’argento fuori del valore prescritto. In calce è dato il prospetto come al n. 189 (Grida del 2 maggio 1457) salvo una diversa disposizione della materia [Arch. civico Como, Registro cit., fol. 46].

191. — 1458, 29 maggio, Parma. — Lorenzo da Pesaro, commissario di Parma, al duca di Milano: “Sono più giorni chio recevette lettra dalla V. I. S. sottoscritta Cichus nela quale essa V. I. S. me comandava chio facesse pigliare Jacomo Schiavo famiglio del conte Guido di Tertii et chio lo examinassi sopra la falzitate de certe monete.„ Cercato d’aver nelle mani detto Jacomo, risultò che “niuno Jacomo schiavo stava con dicto conte Guido, ma che zè stava uno schiavo che haveva nome brate. Io ordinai che questo fosse prexo, elio se era andato con dio„ [Arch. di Stato: Classe Zecca].

192. — 1458, luglio 8, Milano. — Lettera ducale che ordina di proclamare il divieto di continuare nell’abuso in-