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458 francesco malaguzzi

di peso e tenevano once 9, denari 22 di argento fino per libbra, mentre nel 1402 ne andavano lire 14 e soldi 10 e tenevano (a detta degli assaggiatori) once 10 di argento fino1. Questa differenza di peso nella stessa moneta a distanza di un anno solo ci prova una volta di piiì quanto fosse imperfetta la tecnica della fabbricazione delle monete nel medioevo, con gran fortuna de’ tosatori e falsificatori. All’estrazione delle monete eran presenti i difensori dell’avere e dei diritti della Camera o uno da essi delegato, il difensore della società del cambio della città, tre cambiatori, il rettore della società degli orefici con uno o pili membri della società, e uno de’ soprastanti alla zecca. L’officina, in quel tempo, era ancora in una casa della parrocchia di Santa Tecla di Portanuova.

Alla morte di Giangaleazzo Visconti la duchessa Caterina, vedendo sfasciarsi il suo stato, venne ad accordi e cedette la città alla chiesa (1403). A Innocenzo successo papa Gregorio XII, di casa Correr di Venezia (1406-1409), si coniarono nuove monete di rame. Ai 10 dicembre 1406 il Legato ordinava che, causa la riduzione successiva dei piccoli che reclamava una moneta spicciola più grossa, si coniassero nuove monete da due denari, dette quattrini (perchè a imitazione di quelli di Milano che ne valevano quattro), portanti l’imagine di S. Petronio da l’un lato e le chiavi decussate dall’altro.

La scarsezza di documenti per questi primi decenni del secolo ci vieta di entrare in particolari sulle battiture precedenti al periodo di Eugenio IV. È noto che la storia cittadina bolognese di quel

  1. Tutte le citazioni di documenti sottintendono per l’avvenire l’indicazione: Archivio di Stato di Bologna. Negli altri Archivi della regione, nei quali non mancammo di far ricerche, non trovammo quasi nulla.