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190 francesco malaguzzi

a tutto il 16141. Siccome i patti che furono combinati con lui rimasero in vigore qualche tempo anche colle successive locazioni, ne ricordiamo le parti importanti, sfrondando il documento dalle solite lungaggini di forma e dalle ripetizioni.

Il nuovo zecchiere si impegnava di battere monete d’oro, d’argento e di rame, con tali avvertenze.

1.° " Per le monete d’oro li scudi et doble che si batteranno et caveranno di Zecca, dovranno tenere di fino den. 22 per onza senz’alcun rimedio et a numero ne andranno scudi n. 107 11/15 per libra di peso, overo per maggior facilità per ogni onze undici 1/4 scudi 101, che è il medesimo. Et le doble da due et da quattro scudi alla medesima proportione similmente senza alcun rimedio nel peso o nella bontà. Et così ciascun scudo dovrà pesare alla proportione Car. n. 17 gran. 3 71/4 di grano et pochissimo più; et delli quattrini dovranno essere di rame schietto buono ne andaranno per libra di peso numero 120. Et delli mezzi Bolognini pur di rame schietto n. 40 per libra di peso. „

2.° Per le monete d’argento si prescriveva: " debbono conforme la nuova lega tenere di fino oncie undici per libra senza sorte alcuna di rimedio et a numero delle Piastre, o lire, che dovranno valere soldi 20 l’una, ne anderanno per libra di peso n. 47 1/9 similmente senza alcun rimedio et così delli bianchi o meze lire n. 94 2/9 et carlini n. 192 et li mezi carlini n. 384. „

3.° Il zecchiere era tenuto " per onoranza „ pagare al Comune soldi 17 e denari 8 per ogni libbra di monete piccole battute (carlini, mezzi carlini). „

Da questo documento risulta che, in luogo della soHta lega bolognese di 9,22 oncie, fu da allora introdotta la lega romana di 11 oncie.

Seguono molti altri capitoli relativi ai doveri del zecchiere anche rispetto ai mercanti che portavano

  1. Partiti, 1612, 10 nov. 1613, 10 dic. e Istrumenti e scritt., 1614, 31 gennaio.