Pagina:Rosselli - Epulario, 1643.djvu/63

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[versione diplomatica]

e‘ Zuccaro, & acqua rofata e darai (opra VD poco di ca!» ì1 $ fuoco, & nota, che quefta torta vuol efler bada.

Per far torta di peſce de fegatelli, & latte di peſce.

FJrai aieflare ¡1 pefce có quefte interior!, & habbi bi- l.j'leili, e pillali bene, & pali .li per la ilamegna, So (i- ir*9Bejnte pifta il pefce, e fegatelli e latte cauandone fuo» ? tutte le fpine, 8z hauendo oua de trutta, ò tenca faran- iRouoneà mettere, & pillar con quelle altrecofe. Po* iW del {jetrofijlo, & della mazorana batutta minuta U «erai pillare infieme n“I mortaro aggiungiendoui del V^iro, <lel gengeuero, & canella quanto infogna à ba- - , & con vn puoco de acqua rofata mefcolarai bene ; P1“ quefte cole infieme, So farai cuocere quella torta i rgiOj&che fiaben cotta,ofleruandol’ordine più volte irto in quelli altri capitoli precedenti. E nota che tutte ¿p°rte fcritte potrai fare de varij, & diitejfi colori in vna ; peli ma padella fecondo li tempi, & incorde diuerfi tr^ij & de diueria materia, adattando alcuna fleluze, © reioctiliffime quali metterai per diuidere à metà, ò al rio, ò quarto cocete piacerà.

Per fare torta di Marzapane, &c.

Mondale mandole bene, So pillale quanto più fia_» ■ libile, perche non le hanno à paffare per la ilamegna. i '^taperfirele dette mandole più bianche, più gu- ; ^c. e più dolce alla bocca, fe vogliono tenere à mol- . All’acqua freica per vno di, & vna notte, ò tanto più >i ii ^ premendole con le dita ie mondano, Jo ■ ¡•pWflìlelè bagnarai con vnpoco de acqua relata_», ; rche non facciano olio, Sole vuoi fate buona la det- . porta metterai in. quella unto zuccaro fino, quanto indole appreffo, cioè vna libra dell'/no, e dell’altro, ò i jpsò manco come ti piace, e metterai ancora vna onza, , d’acqóa rolata buona, e tutte quelle cofe incorpo- N molto bene inikme, poi pigliarai de cialdoni, ò


[versione critica]



nouel