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scoli del sedere, così da illividire e far cadere a brandelli le carni.

Gli si prolungano i digiuni; i pochi cibi che gli vengono somministrati, sono ripugnanti e putridi, persino l’acqua è fetida, verminata...

Ma l’apostolo non teme!.....



I giudici di Bruno, sulla scorta degli incartamenti dei tre processi che precedettero la sua fuga dall’Italia, lo ritennero colpevole di professare opinioni contrarie ai dogmi della verginità di Maria e della transubstanziazione.

Ma maggiori furono le accuse di eresia che essi dedussero dai libri del filosofo, mercè le quali, egli venne senza più convinto di sostenere:

Che i mondi sono innumerevoli; che le anime passano da un corpo all’altro; da uno in altro mondo; che la stessa anima può informare due corpi; che la magìa è buona e lecita; che lo spirito santo è un medesimo con l’anima del mondo, e che ciò volle significare Mosè dove disse che lo Spirito Santo si diffuse sulle acque a fecondarle; che il mondo è eterno; che Mosè operò miracoli per mezzo della magia, nella quale andava avanti a tutti gli egiziani; che egli stesso inventò le sue leggi; che le sacre lettere non sono che un sogno; che il diavolo andrà salvo; che i soli Ebrei hanno per padre Adamo; che gli altri uomini traggono la loro origine dai progenitori che Iddio creò prima di Adamo; che Cristo non è Dio, che fu insigne mago e che avendo gabbato gli uomini meritamente fu impiccato e non crocifisso; che i profeti e gli apostoli furono