Pagina:Rusconi - Teatro completo di Shakspeare, 1858, III-IV.djvu/514

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atto primo 155

prese solo a solo con Lucifero, anzichè con lui! Oh, non arrossisci? Ma, giovine, oramai non parlarmi più di Mortimero: mandami tosto i tuoi prigioni, o avrai da me un messaggio che t’increscerà. Milord Northumberland, vi concediamo di lasciare la nostra corte insieme con vostro figlio. — Pensate a mandare i vostri prigionieri, o udrete qualche gran cosa.

(esce con Blunt e il seguito)

Hot. Quand’anche il diavolo venisse pieno di furore a richiedermeli, non li manderei. — Vuo’ raggiungerlo tosto per dirgliene; solleverò il mio cuore, dovessi perdere la testa.

Nort. Che? Tutto ebbro di collera! Fermati un istante: viene tuo zio. (rientra Worcester)

Hot. Non parlar più di Mortimero? Pel Cielo, gliene parlerò; e il Cielo mi rifiuti ogni misericordia, se a lui non mi unisco! Sì, per difenderlo vuoterò queste vene e spargerò tutto il sangue a stilla a stilla sulla polvere: io lo solleverò all’altezza a cui è venuto questo re ingrato e sconoscente, questo degenere Bolingbroke.

Nort. Fratello, il re ha reso vostro nipote insensato.

Worc. Chi accese tal febbre nel suo cervello da ch’io escii?

Hot. Ei vuole i miei prigionieri, e quando gli parlai del riscatto di mio cognato le sue guancie impallidirono; e volse su di me uno sguardo sanguinoso, mentre tremava al solo nome di Mortimero.

Wor. Nol posso riprendere, Mortimero non fu egli acclamato da Riccardo, che oggi è estinto, il più prossimo parente del suo sangue?

Nort. Nulla di più vero; anch’io udii il bando che fu letto nel giorno in cui il nostro sfortunato re (Dio voglia perdonarci inostri errori verso di lui) partì per la sua spedizione d’Irlanda, da cui non fece ritorno che per venire in potestà del suo nemico, per essere deposto e in breve trucidato.

Worc. E la sua morte cuopre i nostri nomi e la nostra vita di obbrobrio: si parla di noi con parole disoneste, e siamo diffamati nella bocca del mondo.

Hot. Ma di grazia, vi prego: il re Riccardo dichiarò dunque mio fratello, Edmondo Mortimero, erede della corona?

Nort. Così fece: io stesso l’intesi.

Hot. In verità non so fare un carico al re suo cugino del voto pronunziato che Mortimero muoia d’inedia su sterili monti. Ma sarà egli detto che voi che avete posta la corona sul capo di questo ingrato, e che portate per lui la macchia orribile di un vile assassinio... sarà egli detto che tollerate pazienti un nembo di