Pagina:Rusconi - Teatro completo di Shakspeare, 1858, III-IV.djvu/664

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ATTO PRIMO 303

spada. Noi ve ne preghiamo in nome di Dio: riflettete assai; perocchè non mai due tali regni lottarono insieme, che sangue a torrenti non ne andasse sparso; e ogni goccia di sangue innocente sveglia un grido di maledizione, e chiede vendetta contro l’uomo a cui l’ingiustizia arrota la spada e che fa strage della fragile e breve vita dei mortali. Sotto la clausola di tal raccomandazione parlate, milord; noi vi ascolteremo e scolpiremo nella nostra memoria quello che ne direte; noi crederemo che il vostro discorso esca dalla vostra bocca puro, come il neonato dai fonti battesimali.

Cant. Degnatevi udirmi, grazioso sovrano: e voi pure, o Pari, che dovete la vostra vita, la vostra fede e i vostri servigi a questo trono reale. — Non v’è altro ostacolo ai diritti di Vostra Maestà sulla Francia, che questo principio ch’essi fan derivare da Faramondo: in terram salicam mulieres ne succedenti; alcuna donna non succederà in terra salica; ora questa terra salica, i Francesi, con infedele commento, pretendono sia il regno di Francia, e fanno Faramondo fondatore della legge che esclude le donne. Nondimeno i loro medesimi istorici affermano con sincerità che la terra Salica è in Germania, fra i fiumi di Sala e l’Elba, dove Carlo Magno, dopo aver soggiogati i Sassoni, lasciò dietro a se, e stabilì un certo numero di Francesi, che per disprezzo verso le donne tedesche, di cui alcune macchie vergognose contaminavano la vita e i costumi, decretarono che alcuna femmina non sarebbe ereda in Terra Salica, terra che, come dissi, è solo là posta, ed è oggi chiamata per tutta Germania Meinseu. È dunque manifesto che la legge salica non è stata bandita pel regno di Francia, e che i Francesi non han posseduta la Terra Salica se non trecento ventun anno dopo la morte di Faramondo, follemente supposto autore di tal legge. Faramondo morì l’anno di nostra salute 426, e Carlo Magno domò i Sassoni, e stabilì i Francesi al di là del fiume Sala nell’805. Di più gli storici narrano che il re Pipino, che depose Childerico, fece valere le sue pretese e i suoi titoli alla corona di Francia, come erede legittimo, essendo disceso da Blitilde, che era pure figliuola del re Clotario. Ugo Capeto eziandio, che usurpò la corona di Carlo, duca di Lorena, solo erede maschio del vero stipite, e proavo di Carlo il Valente, per colorire il suo titolo con qualche apparenza di verità, sebbene invero ei fosse fallace e nullo, si dichiarò erede di Lingara, figlia di Carlo che era figliuolo di Luigi imperatore, come Luigi lo era di Carlo il Magnanimo. Così Luigi IX, unico erede dell’usurpatore Capeto, non potè, portando la corona di Francia,