Pagina:Rusconi - Teatro completo di Shakspeare, 1859, V-VI.djvu/136

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ATTO QUARTO 127

fatto. Il primogenito, nudrito segretamente in una foresta, fu tolto dalla sua culla, dalla moglie d’un pastore; e non avendo alcuno conoscimento de’ suoi natali nè del suo parentado, seguì in età più provetta la condizione di coloro con cui stava, guadagnando come essi la vita col lavoro delle sue mani. Io sono il di lui figlio unico: negalo, se puoi.

Dick. Sì, è così; e quindi diverrà re.

Smith. Signore, ei costruì un camino nella casa di mio padre, e i mattoni vi sono ancora per renderne testimonianza: perciò nol negate.

Umf. E vorrete dar credito alle fole di questo giullare, popolo imbelle?

Il popolo. Sì; noi gli crediamo; andatevene.

Gug. Cade, il duca di York ti ha detto tutto ciò.

Cade. Ei mente..... (a parte) perchè io stesso ne fui l’inventore. — Va, di’ al tuo re per conto mio che per amore del suo padre Enrico V, che sapeva far scorrere i suoi amici per le campagne a spese della Francia, acconsento a lasciarlo regnare, a patto però ch’io divenga protettore del regno e suo.

Dick. Di’ ancora che vogliamo avere la testa di lord Say, che ha venduto il ducato del Maino.

Cade. E ciò è giusto; perchè mercè sua l’Inghilterra è stata smembrata e sarebbe pericolante, se il mio braccio non la sostenesse. Amici re, io vi dico, che lord Say ha mutilato lo Stato e l’ha fatto eunuco; che di più sa parlar francese e quindi è un traditore.

Umf. Oh stupida e deplorabile ignoranza!

Cade. Rispondi, se puoi, a questo argomento. I Francesi son nostri nemici: dopo di che non ti fo che una interrogazione. Quegli che parla colla lingua d’un nemico può essere buon consigliere no?

Il popolo. No, no: e quindi vogliamo la sua testa.

Gug. Poichè le parole di pace non possono persuaderli, assaliamoli, fratello, con l’esercito del re.

Umf. Araldo, suona, e per tutte le piazze di ogni città del circondario proclama traditore alla patria Giovanni Cade e tutti i suoi addetti: annunzia che tutti coloro del suo partito che saran fatti prigionieri nella battaglia, o arrestati nella fuga, verranno inesorabilmente morti al cospetto delle loro donne e dei loro figliuoli, e i loro cadaveri saranno sospesi, per esempio, alle loro porte. — Voi che amate il re, seguitemi.

(escono i due Stafford coll'esercito)