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78 IL RE ENRICO VI

contumace! La sorte della Normandia non si attiene più che a un fragile filo! Suffolk ha segnato gli articoli, i Pari vi hanno aderito, e Enrico si è mostrato lieto di cambiare due ducati colla figlia un duca. Non saprei biasimarli; perocchè che cale di ciò ad essi? È del tuo bene, York, che dispongono, e non del loro. I pirati possono prodigare i loro furti, dissipar tutto in libidinose orgie, ma il legittimo signore rimpiange la perdita del patrimonio de’ suoi padri. Disperato e tremante ei si addolora a parte, veggendo i beni suoi in mano di predoni, senza osare giovarsene, quantunque la fame a ciò lo stimoli. Come egli convien che York si rimanga seduto, divorando la sua ambascia, e mordendosi le labbra in silenzio, intanto che le sue terre ereditarie son vendute all’incanto. — Mi sembra che i nomi di questi tre regni, Francia, Inghilterra, Irlanda, rechino il fuoco nelle mie vene, e abbrucino il mio cuore, come un tempo il fatal tizzo d’Altea abbruciava quello di Meleagro, principe di Caledonia. L’Anjou e il Maino dati entrambi ai Francesi! Novella dolorosa per me! avvegnachè la speranza della mia anima scorreva le pianure della Francia, siccome i fertili campi dell’Inghilterra. Forse verrà giorno in cui York potrà far valere i suoi diritti. A tale effetto voglio unirmi ai Nevil, mostrar per Glocester un’affezione simulata; e dacchè potrò averne favorevole incontro rivendicare la corona, meta a cui da gran tempo agogno. L’orgoglioso Lancastro non usurperà più i miei diritti, nè terrà più lo scettro nel suo fanciullesco pugno, nè porterà più il diadema sul suo capo, meglio adatto per una chierica. York, sii dunque paziente e tranquillo, finchè giunga la tua ora; spia il momento; o vigila mentre gli altri dormono, per discoprire i segreti dello Stato, intanto che Enrico immerso nell’amore colla sua nuova sposa, regina che tanto costa all’Inghilterra, e Glocester cogli altri Pari cadranno l’uno dopo l’altro vittime delle loro discordie. Allora io porterò l’emblema d’una rosa bianca come il latte, e profumerò l’aere col suo dolce odore; porrò sul mio stendardo le armi di York per lottare contro la casa di Lancastro, e forzerò a cedermi la corona, per amore o costretto, questo re, la cui mente puerile ha condotto in rovina l’Inghilterra. (esce)