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vedere facendosi pomposamente, quando di ricche spoglie vestito, ed ora sopra numida destriero ben montato maestrevolmente governare a questo il freno; ma né anco ciò ebbe forza d’invaghire e movere l’animo della virtuosa donna invitta a compiacergli; per la qual cosa conoscendo ogni opera gittarsi al vento, seco stesso si mise in animo di farla a’ suoi parenti richiedere per isposa. Il perché lieti e festevoli ad essa ne vennero ben tosto, ed ogni cosa per loro le fu esposta, la quale essi non poco tenne in pendente colla risposta. Da pezzo vinta dalla forza sì a dir loro imprese: «Avvegnadioché voi, o miei dolcissimi Fratelli colla forza e colle minacce, più che colle preghiere, stringere mi volete a far ciò ch’io per elezione giammai fatto non avrei, io sebbene contro a grato1, nulla però di meno disposta sono di compiacervi, a intendimento che voi tutti al Tempio d’accompagnarmi non isdegnate, dove al dolce mio estinto sposo, pria la destra di stringere a Sinorige, intendo porgere un sacrificio, affinché di mie nuove nozze l’ombra dolente lieta ne divenga».

Il che udito, tutti ad una voce le promisero d’attendere. Laonde a Sinorige ne vennero significando ciò che per Camma inteso aveano. Il quale oltremodo contento il vegnente mattino al Tempio di Diana accompagnato da’ suoi, magnificamente vestito si fu ritrovato; quivi eziandio Camma

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