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146 e. salgari

stanze. Attraverso la finestre si vedevano degli uomini furibondi ad inseguirsi e scannarsi a vicenda fra le grida di «morte al capitano». Ad ogni istante dei morti o dei feriti venivano precipitati dai bastioni.

— Bonga! — gridò il brasiliano.

— Eccomi! — gridò il negro, comparendo fra le rocce.

Di repente un lampo balenò a pochi passi da lui, e il negro, colpito in mezzo al petto da una palla di fucile, rotolò al suolo.

— Ti ho raggiunto! — esclamò una voce furiosa.

Poi un uomo fu veduto arrampicarsi su per le rocce e sparire in direzione del forte.

— Bonga! Bonga! — urlò Banes.

— A me... a me, — rantolò il negro, contorcendosi.

Il brasiliano con due colpi di remo si accostò alla spiaggia e pazzo di dolore si precipitò verso il compagno.

— Fuggi... ho dato fuoco... Parry si è vendicato, — mormorò con voce fioca il negro.

Portò ambe le mani sulla ferita dalla quale sfuggivano rivi di sangue, poi fu preso da un supremo spasimo e rimase immobile.

— Morto! — esclamò Banes con dolore. — Sarà vendicato!

Balzò nell’imbarcazione quasi fuori di sè e, afferrati i remi, si mise ad arrancare disperatamente.

— La vendetta! La vendetta ora! — gridò egli mentre una lagrima gli scendeva sulle guance.

Ad un tratto la roccia si fendette come un vulcano, eruttando fuoco e sassi. Una fiamma gigantesca salì verso il cielo, seguita da uno scoppio spaventevole.

Enormi sassi, spinti in aria dalla violenza dell’esplosione, precipitarono sulla baia, mentre una colonna di fumo rossastro avvolgeva tutto l’isolotto.

Tutto era sparito: il forte era balzato nell’aria sotto la spinta della polveriera, e al suo posto non rimaneva che una roccia perduta su quell’immenso oceano e sbattuta dai flutti spumanti.


CONCLUSIONE


Due mesi dopo una nave inglese, che era partita dall’India con un carico di cotone per Melburne, nei pressi dello stretto di Torres raccoglieva un marinaio quasi morente di fame ed in preda ad un delirio furioso.

Quel disgraziato era il brasiliano Banes.

Dopo la tremenda esplosione, il vendicatore del capitano Solilach aveva cercato di raggiungere le coste meridionali dell’Australia, ma respinto dai venti contrari aveva errato due lunghi mesi per l’immenso oceano.