Pagina:Salgari - Gli scorridori del mare.djvu/78

Da Wikisource.
66 e. salgari

meno pallido del suo nemico, e con una mano sul calcio della sua pistola.

— Maledetto pirata! Temo che quell’uomo mi porterà sventura, — aveva mormorato poi.

I marinai, discorrendo fra loro a bassa voce, si erano sparsi per il ponte, commentando l’accaduto.

La Garonna intanto continuava a filare i suoi sei nodi all’ora, e si dirigeva direttamente verso le isole Azzorre, dovendo colà rinnovare le provviste e provvedersi di regali per i capi africani.

Verso le tre di quello stesso giorno, mentre il capitano se ne stava nella cabina, il secondo abbandonò la propria, salì in coperta ed andò ad appoggiarsi alla murata di babordo, fingendo la massima calma. Guardò per alcuni istanti il mare, poi accese un cigarito, e andò a sedersi sul castello di prora, discorrendo a lungo ed a voce bassa con diversi marinai.

L’ufficiale, che se n’era accorto e che temeva qualche brutta sorpresa, si affrettò a scendere nella cabina del signor Solilach.

— Capitano, state in guardia, — gli disse.

— Perchè? — chiese il negriero che pareva di assai cattivo umore.

— Temo che il secondo abbia voglia di giuocarvi qualche brutto tiro.

— Lo so, lo so, — interruppe Solilach. — Veglio però su di lui e non mi lascerò sorprendere. Al minimo sospetto lo ucciderò come un cane. Dovrebbe saperlo che io non ho l’abitudine di scherzare.

L’ufficiale lo lasciò e salì nuovamente in coperta per non perdere di vista le manovre del secondo, ma questi si era assiso sull’albero di bompresso e fumava tranquillamente. Verso sera Parry si ritirò nella sua cabina, senza dare la rotta e senza aver guardato nessuno, nemmeno l’ufficiale.

Il giorno seguente il capitano Solilach apparve sul ponte, e si mise come al solito a passeggiare da prora a poppa, col suo solito passo lento. Chi però lo avesse osservato si sarebbe accorto dalla sua fronte corrugata e dalla sua faccia pallida, quanta collera violenta lo tormentasse.

Era già da mezz’ora che passeggiava, quando il secondo comparve sul ponte. Nello scorgere il capitano si fermò di botto, ma poi mormorò alcune parole che nessuno potè capire, e andò a sedersi presso il bomo della randa, suo posto favorito, fingendo di guardare il mare.

Il capitano aveva alla sua volta interrotta bruscamente la sua passeggiata. La sua faccia si rannuvolava, i suoi sguardi si erano fissati sul signor Parry, mentre la sua destra si era appoggiata, forse involontariamente, sul calcio della pistola.