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La caccia al Re dell'Aria 237


porto militare spagnolo di Ferrol, per ricompletare innanzi tutto le sue provviste di carbone e per avere notizie dei suoi formidabili avversari.

Erano già giunte dall’America notizie della macchina volante e non certo tali da rallegrare il giovane comandante.

Un’altra nave della Compagnia, partita quattro giorni prima da Portland, era stata sorpresa a trecento miglia a ponente delle Canarie e affondata con tre o quattro bombe, dopo aver permesso all’equipaggio ed ai passeggieri di salvarsi sulle scialuppe.

— Risparmiano i miei uomini, ma continuano a regalare al mare i miei milioni, — disse il baronetto, mostrando al comandante dell’Orulgan il dispaccio trasmessogli da un rappresentante della Compagnia, giunto appositamente a Ferrol, per ordine del direttore, sapendosi che l’incrociatore si sarebbe fermato in quel porto.

— Non ischerza, quel terribile Re dell’Aria, — rispose Orloff. — Voi però gli tarperete per bene le ali e lo manderete a tener compagnia ai vostri transatlantici.

— La sua macchina sì, — rispose il comandante, la cui fronte si era oscurata.

— E lui no?

— Preferirei prenderlo vivo.

— Per poi appiccarlo ad uno degli alberi militari?

— Ci penserò quando l’avrò in mia mano, — rispose il baronetto. — Ripartiamo subito, signor Orloff.

— Per Terranuova?

— Faremo una corsa prima verso le Azzorre. Sembra che il Re dell’Aria abbia lasciate le coste americane e che incroci in mezzo all’Atlantico. Ho capito perfettamente il suo piano. Egli aspetta i nostri transatlantici che devono giungere dall’America del Sud e ne abbiamo parecchi che frequentano l’Argentina ed il Brasile.

Cercheremo di arrestarlo. —

Cinque ore dopo il Tunguska, completate le sue provviste di carbone, lasciava il porto, muovendo diritto verso le Canarie, colla speranza di sorprendere in quei paraggi quel feroce distruttore di transatlantici.

La traversata di quella immensa distesa d’acqua, racchiusa fra le Azzorre ed il gruppo di Madera, e la costa africana a levante, non diede luogo a nessun incidente.