Pagina:Salgari - Il Re dell'Aria.djvu/240

Da Wikisource.
238 Capitolo II.


Invano ufficiali e marinai non avevano cessato di esplorare attentamente il cielo, di giorno e di notte: la macchina volante non era stata veduta in nessun luogo.

Sette giorni dopo la partenza da Ferrol, poichè il capitano aveva mantenuto una velocità ridotta onde avere le carboniere sempre ben fornite, l’incrociatore avvistava il Picco di Teneriffa, gigantesca montagna che si può scorgere all’incredibile distanza di duecentoventidue chilometri, quando l’orizzonte è purissimo.

Poche ore più tardi la Tunguska, che aveva affrettata la marcia, gettava le sue âncore dinanzi a Santa Cruz, il gran porto di Teneriffa, colla speranza di trovare ancora colà qualcuno degli uomini appartenenti al secondo transatlantico affondato dal Re dell’Aria.

Le Canarie formano un magnifico gruppo composto di sette isole: Teneriffa, Portaventura, Gran Canaría, Palma, Lanzarote, Gomera e Ferro e di altre cinque isolette che sono quasi deserte, con una superficie che viene calcolata a 867 chilometri quadrati.

Tutte quelle isole sono di formazione vulcanica, alte, aspre, montagnose, con coste molto dirupate che presentano, in taluni punti, delle roccie basaltiche di cento cinquanta a cento e ottanta metri d’altezza. Quantunque situate quasi sotto la zona torrida, godono d’un clima abbastanza tollerabile in causa dell’umidità e delle brezze che vengono dall’oceano e per le folte foreste che coprono le alte montagne e producono vini squisiti e granaglie in copiosa quantità.

Guai però se soffiano per qualche tempo i venti del sud e del sud-est. Bastano pochi giorni perchè la vegetazione si arresti immediatamente, i ruscelli inaridiscano e scoppino malattie pestilenziali.

L’incrociatore, dopo d’aver risposto a colpi di cannone al saluto della batteria di mare, andò ad ancorarsi a cento metri dalla banchina e prese pratica per poter sbarcare e rinnovare le sue provviste di carne fresca e di carbone.

Santa Cruz è il capoluogo di Teneriffa e sede del governo, con 9000 abitanti, due forti ancora in ottimo stato ed un ottimo porto, ove sostano principalmente i transatlantici diretti al Golfo del Messico.

Il baronetto, seguìto da Orloff, il quale conosceva a menadito tutte quelle isole, scese a terra per informarsi se vi era ancora qualcuno appartenente al Ladoga, il secondo piroscafo affondato dal Re dell’Aria.

Non era trascorsa un’ora, quando un vecchio marinaio, che sembrava assai malaticcio, si presentava a bordo del Tunguska chiedendo del comandante.