Pagina:Salgari - Il re della montagna.djvu/101

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il re della montagna 101

Nadir estrasse il suo ricco kandjar, la cui impugnatura era adorna di gioie di gran prezzo e staccò un diamante grosso come una nocciuola.

— Lo farai vendere — diss’egli. — Con questo puoi acquistare venti cavalli.

— A domani, Nadir. Coricati, chè devi essere spossato, e dormi tranquillo, chè Harum ed i suoi amici vegliano su di te e la tua fidanzata.

Il giovinotto non se lo fece ripetere, e sdraiatosi sul divano, chiuse gli occhi, sognando la sua Fathima, il suo turrito castello, il vecchio Mirza ed il gigantesco Demavend.