Pagina:Salgari - La Città dell'Oro.djvu/132

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IX.

Una freccia mortale.

I giorni seguenti, volendo affrettare la marcia per giungere alle grandi cateratte prima che il fiume toccasse la massima piena, avendo già da tre mesi cominciato il suo periodico innalzamento, navigarono quasi senza interruzione, non facendo che brevissime fermate per procacciarsi un po’ di carne fresca.

Più nulla di straordinario era accaduto. Degli indiani armati di fucile nulla avevano saputo, non avendoli più veduti, nè avendo incontrato nessun’altra banda di Ottomachi, sicchè li avevano dimenticati. Avevano invece superate le foci di numerosi e grossi fiumi che si riversavano con grande impeto nella grande fiumana.

Avevano già oltrepassato il Maniapure, grosso affluente di destra, che gli indiani chiamano Amarapuri,