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214 Capitolo ventiquattresimo

quell’epoca nulla di serio, malgrado le smargiassate dei loro comandanti.

Nessun sbarco era stato ancora tentato e le poderose quanto numerosissime navi, che parevano dovessero distruggere tutte le città costiere della grande isola in meno di una settimana, si erano accontentate di scambiare qualche cannonata col forte del Morro di Avana, di lanciare alcune bombe su Matanzas distruggendo qualche parapetto e qualche trincea dei fortini, ed in un tentato sbarco a Cardenas, prontamente respinto dalle truppe spagnole, non ostante gli americani fossero stati protetti dalle cannoniere Winslow, Wilmington, Hudson e dalla Tecumsck che era andata a picco, avvenimenti già stati gonfiati dall’ormai celebre stampa americana, come altrettante vittorie.

Di combattimenti marittimi uno solo era avvenuto e di poca importanza. Si trattava d’un duello a cannonate fra la cannoniera spagnola la Lygera contro la torpediniera Cushing, che aveva cercato di forzare il porto di Cardenas, terminato colla peggio della seconda.

— I vostri compatrioti, mio caro signore, — disse il capo insorto, con tono piuttosto acre, volgendosi verso Cordoba, — pare che non abbiano troppa fretta. A quest’ora colle poderose loro navi, avrebbero dovuto ridurre in cenere i forti dell’Avana e prendere d’assalto la città.

— Abbiate pazienza, signor Guaymo, — rispose Cordoba che prendeva sul serio la sua parte d’ufficiale americano. — Aspettate che le truppe nostre siano tutte concentrate a Key-West e vedrete che lo sbarco si farà ed in grandi proporzioni.

— Ma non all’Avana.

— Sarà a Santiago che avverrà probabilmente il primo urto.

— Voi avete ragione, signor Mac-Kye. Mi hanno detto che gli spagnuoli lavorano attivamente intorno ai forti di Santiago. Mi hanno pure riferito che la squadra dell’ammiraglio spagnuolo Cervera andrà là a rifornirsi di carbone. È vero che le navi spagnuole hanno lasciato Cadice?

— Così si dice.

— E che la squadra volante del commodoro Schley corre loro incontro per dar battaglia presso le Piccole Antille?

— Credo che la voce sia vera.

— Riuscirà a cacciarle a fondo?...

— Eh!... Lo si vedrà, signor Guaymo. La flotta spagnuola è inferiore di gran lunga all’americana, però le navi sono molte, rapide e le comanda un uomo che si dice sia molto valente e molto astuto.

— Bah!... Anche se il Cervera riuscisse ad entrare in qualche porto cubano nulla potrebbe poi tentare. La flotta americana è tre o quattro volte superiore.

— Lo so, signor Guaymo. Tutt’al più potrà cooperare alla di-