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La fuga 219

— Subito, donna Dolores. Se gl’insorti se ne accorgono, siamo tutti perduti. Ohe, giovanotti, incaricatevi delle sentinelle.

— Siamo pronti, tenente, — risposero i due marinai, che avevano imbavagliato e legato strettamente il capo degli insorti.

— Portate quest’uomo nella stanza attigua, sul mio letto, — disse la marchesa.

I due marinai si affrettarono ad obbedire.

— Dove sono i prigionieri? — chiese Cordoba alla marchesa.

— Al pianterreno.

— Voi rimanete qui con Quiroga e sorvegliate attentamente questo caro signor Del Monte. Il povero uomo mi pare abbia bisogno di essere incoraggiato. Ohe, amico, avete un viso da funerale! —

Il cubano pareva che fosse veramente terrorizzato, temendo forse per la propria pelle. Egli guardava ora la marchesa con due occhi ripieni di spavento ed ora i due marinai che avevano ridotto a così malpartito, con due soli pugni, il capo degl’insorti di S. Felipe.

La marchesa indovinò forse ciò che passava pel capo del traditore, poichè gli disse:

— Rassicuratevi: nulla avete da temere... per ora.

— Donna Dolores, — chiese Cordoba. — È robusta la porta dei prigionieri?

— Bah! — rispose ella. — Basterà un colpo di spalla dei nostri uomini.

— Quiroga, vi raccomando Del Monte. —

Lo spagnolo trasse di tasca una rivoltella e si sedette dinanzi al traditore, il quale non pareva che si fosse ancora tranquillizzato.

— Andiamo miei bravi, — disse Cordoba. — Due pugni gagliardi alle sentinelle.

— Non temete, — risposero i marinai.

Scesero tutti tre le scale e giunti al pianterreno che non era illuminato, si arrestarono guardando attraverso la porta.

Le due sentinelle, due meticci, si erano sedute su di una panca e discorrevano tranquillamente fra di loro, fumando dei sigaretti. Di nulla dovevano essersi accorte, poichè i loro fucili si trovavano ancora appoggiati al tronco d’un albero.

— Lesti, — mormorò Cordoba.

I due marinai si affacciarono alla porta, senza che i due meticci li avessero uditi ad avvicinarsi.

— Sei pronto, Miguel? — chiese uno dei due con un filo di voce.

— Pronto, — rispose il compagno.

— A me quello di destra; a te quello di sinistra. —

Con un salto furono alle spalle dei due meticci; due pugni formidabili piombarono, con sordo rumore, sulle teste dei due po-