Pagina:Sarpi, Paolo – Istoria del Concilio tridentino, Vol. I, 1935 – BEIC 1916022.djvu/109

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libro primo - capitolo iv 103


tefice nondimeno speranza che all’andata di Cesare, dopo la sua coronazione, il tutto si perfezionasse: né avendo sortito il fine desiderato, Cesare, ritornato in Italia, li aveva dimostrato che non vi era rimedio piú comodo che per un concilio generale, desiderato ancora dalli principi di Germania. La qual cosa essendo piaciuta al pontefice, cosí per bene pubblico come per far cosa grata a Cesare, aveva mandato lui per pigliar appuntamento del modo del futuro concilio, e del tempo e del luogo; e che quanto al modo e ordine proponeva il pontefice alcune condizioni necessarie.

La prima, che dovesse essere libero e generale, sí come per il passato li padri sono stati soliti di celebrare; poi, che quelli da chi è ricercato il concilio promettino e assicurino di dover ricevere li decreti che saranno fatti, imperocché altrimenti la fatica sarebbe presa in vano, non giovando fare leggi che non si voglino osservare; poi ancora, che chi non potrá esser presente vi mandi ambasciatori per fare la promessa e dare la cauzione. Appresso di questo, esser necessario che tra tanto tutte le cose restino nello stato che si ritrovano, e non si faccia nessuna novitá inanzi il concilio. Aggionse il nuncio che quanto al luoco il pontefice aveva avuta longa, frequente e grande considerazione, imperocché bisognava provvederlo fertile che potesse supplire di vettovaglie ad un tanto celebre concorso, e di aria salutifero ancora, acciocché dalle infirinitá non fosse impedito il progresso. E finalmente li pareva molto comodo Piacenza, Bologna o vero Mantova, lasciando che la Germania eleggesse qual luogo piú le piaceva di questi. Ma aggiongendo che se alcun principe non venirá, o non manderá legati al concilio e recuserá di obedir alli decreti, sará giusto che tutti gli altri difendano la Chiesa. Infine concluse che se dalla Germania sará risposto a queste proposte convenientemente, il pontefice immediate tratterá con gli altri re, e tra sei mesi intimerá il concilio, da principiarsi un anno dopo, acciocché si possi fare provvisione di vettovaglie, e tutti, massime li piú lontani, si possino preparar al

viaggio.