Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
132 | l'istoria del concilio tridentino |
egli vuol negarli d’aver un magistrato che rendi giustizia a
quelli durante il concilio? Non ostante questo, il duca stette
fermo cosí in recusar di concedere al papa giusdicenti in Mantova, come anco in domandar soldi per pagar soldati; le qual
condizioni parendo al pontefice dure e (come diceva) contrarie alli antichi costumi, ed aliene dalla dignitá della Sede
e dalla libertá ecclesiastica, recusò di condescendervi, e deliberò di non voler piú concilio a Mantova. Raccordandosi
molto bene di quello che avvenne a Giovanni XXIII, avendo
celebrato concilio dove altri era piú potente, deliberò di sospender il concilio; si scusò con una sua bolla pubblica,
dicendo in sostanza che, se ben con suo dolore era sforzato
deputar altro luoco per il concilio, nondimeno lo sopportava,
perché era per colpa d’altri e non sua propria; e che non
potendo cosí sprovvistamente resolversi d’un altro luoco opportuno, suspendeva la celebrazione del concilio sino al primo
di novembre del medesimo anno.
Pubblicò in questo tempo il re d’Inghilterra un manifesto per nome suo e della nobiltá contro la convocazione fatta dal pontefice, come da persona che non abbia potestá, e in tempo di guerra ardente in Italia, e in luoco non sicuro; soggiongendo che ben desidera un concilio cristiano, ma al pontificio non è per andare né per mandarvi ambasciata, non avendo che fare col vescovo romano né con li suoi editti piú che con quelli di qualunque altro vescovo; che giá li concili solevano essere congregati per autoritá de re, e questo costume maggiormente debbe esser renovato adesso, quando che si tratta d’accusare li difetti di quella corte; non esser cosa insolita alli pontefici di mancar di fede; il che dover considerare piú lui, che è acerbissimamente odiato per aver dal suo regno levata quella dominazione e il censo che li era pagato; che il dar la colpa al principe di Mantova perché non voglia senza presidio ammetter tanta gente nella sua cittá, è un burlarsi del mondo, sí come anco il prorogar il concilio sino a novembre e non dire in che luoco si abbia da celebrare; poiché, se il papa alcun luoco eleggerá, senza dubbio