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l'istoria del concilio tridentino |
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solo allegando l’importanza della proposta, presero tempo a
pensarvi sopra, dicendo che tra tanto non si starebbe in ozio,
essendo da stabilire altri capi di riforma; e diedero minuto
conto al pontefice di tutte le cose passate, aggiongendo che
li prelati ogni giorno pigliavano libertá maggiore, che non si
astenevano di parlare dei cardinali senza rispetto e dir palesamente
che è necessario regolarli; e della Santitá sua ancora
con poca riverenza parlavano, che non dá se non parole, e
che usa il concilio per trattener il mondo in speranze, e non
per far vera riforma. Aggionsero che per l’avvenire sarebbe
difficile tenerli in regola, che facevano spesse adunanze e congregazioni
tra loro. Misero in considerazione che sarebbe bene
far qualche riforma in Roma con effetto, e pubblicarla inanzi
la sessione. Mandarono anco le censure delli spagnoli, ponderando
quanto importasse il tentativo loro, e dove all’avvenire
potesse arrivare, non essendo verisimile che tanto ardissero
senza l’appoggio e fomento, e forse anco incitamento di
qualche gran principe; facendo instanza di ricever comandamento
di quello che dovevano fare, e dicendo che sarebbe
parer loro di persistere e non cedere in parte alcuna, cosí
per l’importanza delle cose, come per non lasciar aprire questo
passo, che possino li prelati per sedizione e forza ottener
quello che non li è concesso spontaneamente, ché sarebbe un
dependere dalla mercé loro e incorrer pericolo di qualche
sinistro accidente: che per quanto doverá passar nelle deputazioni
non erano per lasciarsi superare. Ma in fine dopo le
disputazioni, se li contrari non vorranno cedere, sará forza
venire al piú e manco voti, li quali nel concludere non si
ponderano, ma si numerano; però, non convenendo mettersi
ad alcun rischio, ma ben certificarsi di restar superiori nel
giorno della sessione, sarebbe necessario comandar strettamente
a quelli che sono andati a Venezia sotto pretesto di
fare il principio di quaresima nelle loro chiese, ma con intenzione
forse di non tornar piú, che tornassero subito e senza
replica; perché nella sessione seguente stará quasi tutta l’importanza
della riforma, massime in quella parte che è tra il