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120 l'istoria del concilio di trento


Il tenore del salvocondotto era: che la santa sinodo concede pubblica fede, piena sicurezza, cioè salvocondotto, con tutte le clausule necessarie e opportune, ancorché ricercassero special espressione, per quanto s’aspetta ad essa, a tutte le persone ecclesiastiche e secolari di Germania, di qualunque grado, stato e qualitá siano, le quali vorranno venir a questo general concilio; che possino con ogni libertá conferire, proponere e trattare; venire, stare, presentar articoli o in scrittura o in parola; conferire con i padri deputati dalla sinodo, e disputare senza ingiurie e villanie, e partirsi quando a loro piacerá. Compiacendosi inoltre essa sinodo che, se per maggior loro libertá e sicurtá desidereranno che gli siano deputati giudici per li delitti commessi o che commetteranno, ancorché fossero enormi e sentissero d’eresia, possino nominare quelli che averanno per benevoli.

Dopo di questo fu letto il mandato di Gioachin elettore di Brandeburg nelle persone di Cristoforo Strassen iurisconsulto e Gioanni Offmanno, mandati ambasciatori al concilio. Dal primo fu fatta una longa orazione, mostrando la buona volontá e la reverenzia del suo prencipe verso li padri, senza dechiararsi piú oltre quello che sentisse in materia della religione. Fu risposto dalla sinodo, cioè dal promotore per suo nome, aver sentito con gran piacere il ragionamento dell’ambasciatore, e massime in quella parte dove quel prencipe si sottomette al concilio e promette di osservare li decreti, sperando che alla promessa sará corrisposto anco con fatti. Ma la proposta de’ brandeburgici fu notata da molti, perché l’elettore era della confessione augustana, e si sapeva chiaro che gl’interessi lo movevano ad operare cosí per bella apparenzia, acciò da Roma e dalli cattolici di Germania fosse cessato dalli impedimenti che mettevano a Federico suo figlio, eletto arcivescovo di Magdeburg dalli canonici, beneficio al quale è congionto un principato molto grande e ricco. La risposta data dal concilio non fu meno ammirata per una bellissima e avvantaggiosa maniera di contrattare, stipulando dieci e per virtú della promessa pretendendo dieci mila; e non minor pro-