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132 l'istoria del concilio di trento


Padri, da Cipriano massime e da san Gregorio papa, che in molte epistole la dechiara necessaria de iure divino; la quale, se non si rimette in uso quanto agli eretici e pubblici peccatori, mai la Germania si libererá: e con tutto ciò il decreto, cosí nella dottrina come nei canoni, non solo non ne dice parola a favore, ma piú tosto la snerva e li detrae. Desideravano ancora che si dechiarasse qualche segno esterno certo per materia del sacramento, perché altramente non si risponderá mai alla obiezione degli avversari.

Alli teologi franciscani due cose sopra modo dispiacevano. L’una, l’aver dechiarato per materia del sacramento la contrizione, confessione e satisfazione; non perché non le avessero per necessari requisiti alla penitenzia, ma non per parte essenziale di esso. Dicevano esser cosa chiara che la materia ha da esser cosa che dal ministro è applicata al recipiente, e non operazione del recipiente medesimo; che in tutti li sacramenti questo appare, e però esser grand’inconveniente metter gli atti del penitente per parte del sacramento. Esser cosa indubitata che la contrizione non si ricerca meno al sacramento del battesmo che a quello della penitenza, e pur tuttavia non si mette per parte del battesmo. Che gli antichi inanzi il battesmo ricercavano la confessione de’ peccati, come anco san Gioanni da quelli che battezzava, e facevano anco star li catecumeni in penitenzie; e nondimeno nessun disse mai che queste fossero parti né materia del battesmo: e però il condennar questa opinione, tenuta dagli antichi teologi della religione franciscana, e anco al presente da tutta la scola di Parigi, era un passar li termini. Ancora si lamentavano che fosse dechiarato per eresia il dire l’assoluzion sacramentale esser declarativa, poiché questo fu il senso aperto di san Gerolimo; e il Maestro delle sentenze e san Bonaventura e quasi tutti li teologi scolastici hanno chiaramente detto che l’assolvere nel sacramento della penitenzia è un dechiarar assoluto. A questo ultimo gli era bene risposto che non era dannato per eretico assolutamente chi diceva l’assoluzione esser una dechiarazione che li peccati sono remessi, ma che