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156 l'istoria del concilio di trento


giá maturamente ordinati. E che speranza vi potrá essere della conversione di Germania, quando vengano con queste dimande? Che quanto all’udirli in pubblico, essendogli stato promesso, era giusto; ma essendo mandati a quel concilio, del quale hanno veduto e sanno che il legato e nonci apostolici sono presidenti, è necessario che li riconoscano per tali, e senza questo non poter admetterli, cosí tenendo commissione speciale dal papa, data loro quando gionsero quei di Virtemberg. Che di rilasciare giuramenti e altre tal impietá e biasteme contra la sede apostolica non dicevano altro, disposti a morire piú tosto che tollerarle; che sarebbono partiti, e disciolto il concilio, e comandato alli prelati di non intervenir ad atto alcuno.

Fu di questo avvisato Cesare, al quale il negozio era molto a core; e restò offeso per la pertinacia delli pontifici, che volessero per pontiglio metter un negozio di tanto rilievo in conquasso, e far nascer una guerra, la qual potesse in fine esser anco il loro esterminio: e rimandò ordine alli ambasciatori suoi e al cardinale Madruccio che facessero opera di quietare il legato e usassero l’autoritá sua prima con preghiera, poi anco con parole alte, se non trovavano temperamento che sodisfacesse ad ambe le parti; e constringessero con modi civili il legato e li nonci a condescendere al giusto.

Li ambasciatori cesarei e il Madruccio, preso conseglio, risolsero di non tentar con li pontifici tutto insieme, ma per principio solo trattar del ricevere gli ambasciatori. Dopo longhe persuasioni (le quali miravano a mostrare che quando fossero li sassoni introdotti nel consesso, dove essi erano presidenti, si poteva dire che la presidenza era assai riconosciuta, quantunque non fosse complito con loro inanzi a parte), alle persuasioni aggionsero le preghiere per nome di Cesare, miste con qualche parola significante che conveniva non abusar la sua clemenza, né constringerlo a pigliar altri rimedi: la necessitá esser un potente incitamento a chi ha la forza in mano. In fine il Crescenzio si lasciò condurre che fossero ricevuti, non in sessione, ma in pubblica congregazione generale in casa di lui, parendogli con questo esser riconosciuto