Pagina:Sarpi, Paolo – Istoria del Concilio tridentino, Vol. II, 1935 – BEIC 1916917.djvu/166

Da Wikisource.
160 l'istoria del concilio di trento


Li protestanti, ritirati tra loro, veduta la minuta del salvocondotto, non si contentarono, per non esser conforme alla basiliense, nella quale a’ boemi quattro cose furono concesse di piú:

I. che essi ancora avessero voto decisivo;

II. che fosse giudice nel concilio la sacra Scrittura, la pratica della Chiesa vecchia, li concili e li interpreti conformi alla Scrittura;

III. che potessero far l’esercizio della sua religione in casa loro;

IV. che non fosse fatto alcuna cosa in vituperio o sprezzo della loro dottrina.

Delle quali la seconda era molto diversa dalla formula data loro, le altre tre erano tralasciate totalmente. Ebbero anco suspizione, perché quel concilio non prometteva la sicurezza per nome del pontefice e del collegio de’ cardinali, come dal basiliense era stato fatto. Risolsero nondimeno di non far menzione di questo, ma ben ricercare che le altre quattro particole ommesse fossero inserte; e ritornati agli ambasciatori cesarei, apertamente si dechiara vano che in quella forma non potevano riceverlo, avendo nelle loro instruzioni questa espressa commissione. Il Toledo mostrò sdegnarsi che non si contentassero di quello che egli e li colleghi avevano ottenuto con gran fatica; che l’importanzia stava nella sicurezza dell’andare e del partire, e il resto apparteneva al modo di trattare, che meglio s’averebbe potuto concludere con la presenzia de’ teologi; esser cosa troppo ardua il non voler rendersi in parte alcuna, e soli voler dare le leggi a tutta la Chiesa. Né potendo con quelle ragioni moverli dalla determinazione loro, dissero in fine che averebbono riferito alli padri, ed essi li resero la minuta del salvocondotto con le aggionte che ricercavano.

Il legato e li presidenti, intendendo la richiesta e fermezza delli protestanti, mostrarono agli ambasciatori cesarei quanto fossero le loro dimande aliene dal giusto e conveniente. Imperocché nella forma del basiliense non trovarono mai alli boemi esser stato concesso che nel concilio avessero voto decisivo,