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libro sesto - capitolo iv | 373 |
senso episcopale. Ma poiché la corte romana con le riservazioni si assonse il conferir dei benefici, quelli che da Roma
erano provvisti delle parrocchiali, trattandosi di sminuirli il
numero delle anime soggette, e in consequenza il guadagno,
s’opponevano col favore del pontefice; onde s’introdusse che
senza Roma non si poteva con divisione d’una gran parrocchia
erigerne una nova; e quando occorreva farlo, massime di lá
da’ monti, per li impedimenti di appellazioni e altri litigi
era cosa di spesa immensa. Per provveder a questi inconvenienti in concilio fu opinione delli prelati che quando una
chiesa basta ad un populo, ma un solo rettor non è sufficiente, non si moltiplicassero li titoli, allegando che dove
sono piú curati in una chiesa, sono anco dispareri; ma potesse
il vescovo constringere il parroco a pigliar altri sacerdoti in
aiuto, quanti facessero bisogno; ma dove l’ampiezza delle
abitazioni ricercava, avessero potestá di erigere una nova
parrocchiale, partendo il populo e partendo le entrate, o vero
constringendo il populo a contribuire per far una rendita sufficiente. Solo a quest’ultima parte considerò Eustachio Bellay
vescovo di Parigi, pochi dí inanzi arrivato, che quel decreto
non sarebbe stato ricevuto in Francia, dove non consentono
che con autoritá ecclesiastica possi esser comandato a laici in
materia temporale, e che alla riputazione del concilio generale non conveniva far decreti che fossero in qualche provincia reietti. A questo replicò fra’ Tomaso Casello, vescovo
de La Cava, che li francesi non sanno questa potestá esser
data al concilio da Cristo e da san Paulo, quali hanno comandato che il vitto sia dal populo somministrato a chi lo
serve nelle cose spirituali, e che li francesi, volendo esser cristiani, conveniva ubidissero. Replicò il Bellay che sin allora
aveva inteso quello che Cristo e san Paulo concedono alli
ministri dell’Evangelio esser un ius di ricevere il vitto da chi
spontaneamente lo dava, e non di costringere a darlo; che
Francia vorrá sempre esser cristiana: però di questo non voleva passar piú inanzi.
Il sesto e l’ottavo articoli non averebbono avuto bisogno