Pagina:Sarpi, Paolo – Istoria del Concilio tridentino, Vol. II, 1935 – BEIC 1916917.djvu/88

Da Wikisource.
82 l'istoria del concilio di trento


sanctissinms conventus, come averebbero ascoltato li protestanti, che li chiamavano conventus malignantium? Ma seguendo tuttavia li prelati spagnoli, piú di tutti gli altri tumultuando, il legato si ritirò con li nonci e con li ambasciatori dell’imperatore in segrestia, e sopra questo longamente disputarono. Finalmente ritornati al luoco loro, fecero dir al promotore che la santa sinodo risolve di legger le lettere senza pregiudicio, stimando che la dizione conventus non s’intenda in mala parte; che altrimente protesta de nullitá.

Fu adunque aperta e letta la lettera del re, la qual era delli 13 agosto, e diceva in sostanza: esserli parso conveniente all’osservanza de’ suoi maggiori verso la Chiesa significar loro le cause perché è stato costretto a non mandar alcun vescovo al convento da Giulio convocato con nome di pubblico concilio, essendo certo che essi padri sono alieni dal condannar il fatto d’alcuno prima che intenderlo, e che intese le cose da lui operate, le commendariano; che era stato costretto, per servar l’onor suo, perseverar nella deliberazione presa di protegger il duca di Parma, dalla quale deliberazione non ricuserebbe partirsi, quando lo comportasse la giustizia ed equitá; che a loro scrive come árbitri onorari, pregandoli a ricever le lettere, non come da avversario o persona non conosciuta, ma come da primo e principal figlio della Chiesa per ereditá delli maggiori, quali promette sempre imitare; e, mentre propulsa le ingiurie, non depor la caritá della Chiesa, e ricever sempre quello che da lei sará statuito, purché sia servato il debito modo nel far li decreti.

Recitate le lettere, l’abate lesse una protestazione continente la narrazione della protesta fatta da Termes in Roma; dicendo che il re, dopo presa la difesa di Parma, vedendo che le cose lodevoli da lui fatte erano riprese, usò gran cura acciò Paulo Termes suo oratore del tutto dasse conto al pontefice e al collegio de’ cardinali, per levarli ogni sinistra opinione, mostrando che l’aver preso la protezione del duca fu effetto d’animo pio, umano e regio; nel che niente di artificio