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Pagina:Sarpi, Paolo – Istoria del Concilio tridentino, Vol. III, 1935 – BEIC 1917972.djvu/130

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124 l'istoria del concilio tridentino


considerazione al re, l’esortasse a dar novi ordini agli ambasciatori suoi.

Mandò anco il papa a Trento le censure sopra quei capitoli, fatte da diversi cardinali, prelati, teologi e canonisti di Roma, ordinando che si differisse a parlar di quella materia quanto piú si poteva; che l’articolo della residenza e li abusi spettanti al sacramento dell’ordine averiano dato trattenimento per molti giorni: e quando vi fosse stata necessitá di proponer quei articoli, incominciassero dalli meno pregiudiciali, che appartengono alli costumi e dottrina, differendo parlar delli riti e della materia beneficiale; e pur costretti a parlar sopra di questi ancora, comunicate le obiezioni con li prelati amorevoli, li mettessero in discussione e controversia; e fra questo tempo egli li averebbe ordinato quel di piú che avesse deliberato. Tanto scrisse alli legati.

Poi, in fine del mese, in consistoro espose come li maggior prencipi del cristianesmo dimandavano riforma, che non poteva esser negata né con vere ragioni né con pretesti; però era risoluto, per dar buon esempio e non mancar del suo debito, incominciar da se medesimo, provvedendo alli abusi della dataria, levando le coadiutorie, li regressi e le renoncie a favore; e che dovessero li cardinali non solo col loro voto acconsentirvi, ma anco farlo noto a tutti. Da molti fu commendata assolutamente la buona intenzione di Sua Santitá; da altri fu considerato che quegli usi erano introdotti per levar abusi maggiori di manifeste simonie e patti illeciti, e che conveniva aver prima buon avvertimento che, levando questi tollerabili (quali finalmente non sono se non contra leggi umane), non si aprisse la porta al ritorno di quelli che sono contra le leggi divine. Il Cardinal di Trento particolarmente disse che sarebbe stato di gran pregiudicio levar le coadiutorie in Germania, perché essendo congionti quei vescovati con li principati, quando non avessero potuto ottener coadiutorie di tutti doi insieme, averebbono introdotto il farlo nel principato solamente, e cosí s’averebbe diviso il temporale dallo spirituale, con total esterminio della Chiesa. Il Cardinal